Inter, Spalletti: “Secondo me il Var va perfezionato con il tempo effettivo. Abbiamo trovato una Roma tosta, il punto serve a tutte e due le squadre” – VIDEO

Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, al termine della gara contro la Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Due squadre che hanno giocato una buonissima partita, che hanno fatto di tutto per vincerla mettendo a rischio il punto, quella è la direzione, quella è la strada. Buttiamolo per terra il bicchiere, le squadre hanno condotto la partita nel modo giusto. Non aver vinto ci sta, entrambe potevano vincere, giocando con la mentalità corretta, la qualità importante. E poi penso che tutto sommato la parità sia da accettare per entrambe. Uno può dire una cosa e uno un’altra, l’equilibrio si va a ritrovare su quello che si rivendica.

Potevate avere 7-8 punti in più? La rosa?
Anche la Roma ha una rosa di qualità, come Milan e Lazio, meno della Juventus. Abbiamo vinto contro la Lazio, abbiamo fatto sette vittorie di fila, non si può sempre vincere. Siamo nel posto che avevamo organizzato, nell’ordine della nostra crescita, la direzione dove volevamo andare. Siamo nel posto in cui volevamo essere. Siamo vicini al Napoli, questa squadra è stata costruita per fare risultati importanti come il Milan, che ha comprato 15 giocatori in due anni. Sono arrivato da un anno, eravamo a -26 dalla Roma, a -30 dalla Juventus, a -28 dal Napoli.

Occasioni perse?
Dobbiamo segnare di più, non c’è verso. Ne abbiamo presi due e ci siamo dovuti difendere. Ognuno è bravo in base ai risultati che ottiene.

Insulti della Curva Sud?
Figuriamoci se ci sono rimasto male, è giusto che ognuno manifesti il suo pensiero. In uno stadio si applaude e si fischia, sulle offese bisognerebbe stare più attenti.

Avrebbe puntato su Zaniolo?
È entrato dentro un’operazione. Zaniolo ha fatto una buona partita, ha delle qualità, Di Francesco gliele sta tirando fuori. Alla fine si vedrà chi la porta a casa. Zaniolo è dentro un’operazione che riguarda altri giocatori, costi e plusvalenze.

Il rigore?
Lo devo rivedere bene, perché bisogna avere la possibilità di acchiappare quello che è successo. Ci metterei anche quello di Manolas su Icardi, Manolas non arriva più sulla palla, Icardi la prende senza la sportellata. Lui va dritto sull’uomo, gli ha dato una tranvata. È vero che la partita sarebbe cambiata, ma il match dice anche che le squadre hanno giocato bene e che non si poteva scappare a questo risultato. Sono state due squadre esecutive, hanno fatto con forza quello che volevano fare. La costruzione delle azioni è stata superiore alla finalizzazione, era una partita da più gol. Rocchi l’ha diretta bene, anche nel fatto del mio allontanamento.

Come si batte la Juventus?
Si batte se si fa più gol di loro e se si riesce a essere una squadra con una maturità che permette di fare scelte giuste. Oggi abbiamo gestito male la partita dopo il vantaggio, avevamo la possibilità di chiamarli e di trovare spazi dove giocare. E invece ci siamo fatti rimontare addosso diverse volte, dalla linea difensiva abbiamo perso il centrocampista in trequarti, a volte abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio. La Roma ha giocato una partita gagliarda, ha fatto quello che doveva fare.

SPALLETTI A INTER TV

“Siamo entrati in campo con la testa libera da qualsiasi pensiero, volevamo vincere. Poi abbiamo trovato la Roma che ci ha dato filo da torcere, bene in campo. Ma noi abbiamo sbagliato a capitalizzare. Purtroppo siamo fatti così, in alcuni momenti non si riesce a ragionare e ci facciamo del male. Non siamo neanche tanto disponibili a capire. Per esempio Brozovic: per due volte è andato a sprecare energie per attaccare il portiere e poi quelle corse stancanti vanno a discapito della qualità. Ma ora non pensiamo solo a Juve e Psv, ci sono tante partite da giocare. Bisogna fare risultati in sequenza, altrimenti gli altri ti rosicchiano punti. Noi ci riempiamo la bocca che siamo forti, belli alti e biondi, ma non è così: siamo quello che riusciamo a fare. Se non fai vedere chi sei, poi gli altri ti ridono dietro. Tu sei i fatti che fai, le cose che dici, i comportamenti che hai. Il mio allontanamento? È stata una reazione di scatto perché era una ripartenza allettante. Rocchi mi ha visto, ha ragione. Lui ha arbitrato benissimo, ha scelto bene anche qui”.

SPALLETTI A SKY

L’ultima riunione con gli arbitri…
Sono quelli da fuori che poi possono far intervenire il Var in base ai dubbi, si è parlato di questo e che dobbiamo essere più precisi, andando a verificare. Si dice che se interviene troppe volte si va troppo lunghi con la partita, secondo me va perfezionato con il tempo effettivo, perché si ha più tempo per verificare. Tutti si aspettano il timbro della certezza di quanto è avvenuto. Non ho visto gli episodi, sentivo Gandini scatenato sul cambio di fronte, che non è un cambio di fronte.

Gli episodi…
Mi sembra che Rocchi abbia fatto una buonissima partita, abbia scelto molte cose buone, anche la mia espulsione. Ho reagito così e ha fatto bene a buttarmi fuori, quella partenza lì era allettante e lui me l’ha interrotta. Mi sono girato urlando “Ma che fa”. Sono andato negli spogliatoi giustamente, è una reazione scomposta. Giusto mi abbia allontanato.

E’ mancato qualcosa nell’ultimo passaggio?
Più che qualcosa, in alcune situazioni siamo andati a forzare non vedendo l’uomo libero. Abbiamo trovato una Roma veramente tosta, ho pensato che se si fosse riusciti a palleggiare di più con i tre centrocampisti avessero mollato, invece sono sempre stati in pressione a metà campo. Il punto serve a tutte e due, fa credere che le due squadre stanno lavorando in maniera giusta e che riusciranno a fare gol quando avrai la situazione di vantaggio, andando a sfondare sulla linea difensiva.

Il gol di Icardi è qualcosa che illumina…
Lui è questo qui, veramente l’estensione del bomber in funzione del gol. Diventa difficile chiedergli qualcosa di diverso, quando conta lo trovi su questi episodi. Valgono tutte e due le cose, sia segnare che palleggiare con la squadra quando i due centrali avversari ti montano addosso come ha fatto oggi la Roma. Ma è un calciatore forte, di personalità assoluta e di sfacciataggine a contatto con la porta.

Perché non si può chiedere di più a Icardi?
Il nostro lavoro è questo, si va a migliorare un po’ i calciatori ma le sue caratteristiche sono queste. Ai goleador il voto è determinato ai gol che si portano a casa, potrebbe fare ancora di più se venisse a palleggiare, perché è superiorità se riescono a rompere la linea difensiva. Sta migliorando e si sta impegnando a farlo, ma è un comportamento di lunga data. In tv dobbiamo difendere i nostri calciatori, ma il fatto di venire incontro gli si dice. L’essenziale sarebbe che non attaccasse in anticipo le linee difensive con le difese che giocano sul filo del fuorigioco, ormai sono allenate bene su queste posizioni di palla coperta o scoperta. Deve stare attento a questo anticipare che fa.

Ma Lautato come ti guarda?
Lui ci è rimasto male, di questa cosa va parlato e si parla. Prima si parla con la squadra, perché la squadra deve sapere come ti comporti. Il calciatore è rimasto a parlare con me ed è stato perfetto, ha detto che non sapeva niente e che quando se ne è accorto l’ha fatto cancellare. Il ragazzo è forte, ha carattere e si difende da solo. ho portato Zanetti, perché bisogna portare anche uno della società. Se avesse insistito su quella posizione, sarebbe diventato più scomodo quello che si deve andare a fare. Il ragazzo si è scusato coi compagni di squadra, io sono abituato a quelli che mi vengono addosso, ormai mi fanno divertire, ma poi è lui che va nello spogliatoio e guardano lui.

Se arrivavi 2 minuti prima c’era Totti…
Mi faceva piacere salutarlo. Dite qualcosa che non è corretto dire, dite che io l’ho fatto smettere e non è vero. Quando rispondo a qualcuno vi compattate tutti. Io non l’ho fatto smettere, la società sapeva da un anno che andavo via, appena si è iniziato quell’anno ho detto che non avrei rifirmato. Lui poteva continuare, invece ha smesso. Poi c’è un’altra cosa da precisare, che l’ho mandato via da Trigoria. Io non ho mandato via nessuno, io siccome era Totti e il capitano gli ho detto che non avrebbe fatto parte della panchina quel giorno. Non posso portarlo in riunione per dire che non giocava. Questo episodio è avvenuto con Vito Scala, Andreazzoli e il team manager della società Manolo Zubirria, che ho portato lì a sentire quello che io gli dicevo. Siamo andati in sala riunioni e quello che gli ho detto è che dopo 5 partite vinte non andava bene niente, ha avuto quella reazione e gli ho detto che non andava in panchina. Lui ha deciso di andare via, non l’ho mandato via io. Voi avete questi due cavalli di battaglia che non sono veri, cioè che l’ho fatto smettere e che c’ho mandato via da Trigoria. Come per Lautaro, c’erano tre persone, si può risentire. Anche a quei tempi facevo così, avevo un comportamento che non rovina il ruolo della società.

Sugli episodi…
Sento fare tanta confusione su questo arbitraggio che a me era sembrato perfetto, compresa la mia espulsione, vorrei me li faceste rivedere.

Il fallo su Zaniolo?
Non li avevo visti questi due episodi. Non mi sembra una grande botta ma un contatto leggero, può darsi vada rivisto.

Il contatto Manolas-Icardi?
Questa è una tranvata non una spallata. Icardi prende la palla, se non prende questa botta calcia la palla. E’ solo completamente se Manolas non lo va a buttare via dalla traiettoria. Manolas non può più intervenire sulla palla e va sull’uomo, sulla corsa di Mauro. E’ un fallo nettissimo. Questo fatto di quello che è venuto prima o dopo, la partita sarebbe finita comunque così, perché le due squadre avrebbero rimesso le cose a posto in qualsiasi tipologia di vantaggio dell’avversario. Pareggio giusto di due squadre che hanno fatto di tutto per vincerla andando a liberare spazi importanti. Come volontà sono due squadre da elogiare, partita fatta da giocate e tattica interessanti, è mancato qualcosa nella finalizzazione. Rocchi l’ha arbitrata bene. Gli episodi sono uno per parte, non uno sì e uno no. C’è chi vuole alzare polveri, “Spalletti richiama gli ex arbitri”. C’è una tecnologia che permette di poter lavorare un anno o due in più, ma non ho detto che volevo richiamare quelli che hanno smesso. Partita giocata tra due ottime squadre che arriveranno lontano.

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