Travolti in scooter dopo lo stadio, muoiono padre e figlio

095632862-0bb1f0a1-6e0b-41f6-a7ae-6c474d02c22d

 

Tornavano a casa dopo la partita di Champions League all’Olimpico tra Roma e Bayern Monaco. Padre e figlio di 7 anni sono morti ieri sera mentre viaggiavano a bordo del loro scooter in via Nomentana, in località Fonte Nuova, alle porte della capitale, travolti da un’auto in curva che avrebbe invaso la carreggiata opposta uccidendoli. Il conducente della vettura, un romeno di 40 anni, incensurato, è indagato per omicidio colposo plurimo. Le analisi per l’assunzione di alcol e droga sono risultate negative.

 

Il bambino, Cristian, avrebbe compiuto 8 anni tra pochi giorni, è morto sul colpo, il padre 38enne, Stefano De Amicis, carrozziere che lavorava a volte anche come steward allo stadio Olimpico, sposato e papà anche di una bambina abitava con la famiglia in zona Fonte Nuova, poco distante dal luogo dell’incidente. Ieri sera, trasportato dal 118 all’ospedale Sant’Andrea, è deceduto dopo il ricovero. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della stazione di Mentana e della compagnia di Monterotondo.

 

L’incidente è avvenuto intorno alle 23.30 al chilometro 22 di via Nomentana, in zona Mentana. Padre e figlio stavano tornando a casa a bordo di un T-Max 500 quando, per cause ancora da chiarire, sono stati travolti in curva da un’Opel Tigra guidata da un romeno di 40 anni incensurato, con a bordo altri due connazionali di 37 e 20 anni, che sono stati portati in codice verde al Sant’Andrea e al Pertini.

 

La dinamica dello scontro è ancora da capire, i carabinieri e i residenti parlano di tratto di strada complicato, “una curva difficile da controllare” e in passato si sono verificati altri incidenti. L’asfalto, poi, era bagnato per la pioggia caduta ieri sera. L’ipotesi al vaglio dei carabinieri potrebbe essere stata l’alta velocità dell’auto che è stata sequestrata come anche lo scooter su cui viaggiavano le vittime. Sui mezzi verrannoeffettuati accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica.

 

Quella di Stefano per la Roma era una grande passione, che lo aveva portato anche a lavorare come steward allo stadio Olimpico durante le partita della sua squadra. Stessa passione che legava padre e figlio. Un ‘amore’ raccontato con foto e post sul profilo Facebook del 38enne dove spunta anche il disegno fatto dal bambino “6 il papà che volevo. Forza Roma” con accanto un cuore giallorosso.

 

 

La Repubblica – M.Lugli

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti