Il vecchio Ronaldo fa sempre sognare. In Italia può valere ancora lo scudetto

La Gazzetta dello Sport (S. Agresti) – E voi lo prendereste Cristiano Ronaldo? Quando lo hanno chiesto ai dirigenti della Roma – non solo a loro, per la verità – lo stupore ha prevalso su qualsiasi altro sentimento. Non è cosa di tutti i giorni sentirsi offrire uno dei calciatori più grandi di ogni tempo, uno abituato a essere cercato e inseguito piuttosto che a chiedere un posto.

E chi non lo vorrebbe, un fenomeno del genere? Però… Però, quanti soldi vuole? E quanti ne pretende lo United per liberarlo? E quanto può ancora incidere, a quell’età? E quanto condizionerebbe tutto il resto della squadra, che ha già una sua fisionomia? È un affare o può trasformarsi in un boomerang, provocando un piccolo dissesto finanziario?

La Roma ha preso tempo, sicuramente affascinata, probabilmente spaventata: l’impegno, non solo economico, sarebbe enorme, ai limiti della sostenibilità. Eppure l’ipotesi è rimasta lì, sul tavolo: quasi impossibile. Appunto: quasi. Attorno a quel quasi un ambiente, l’ambiente giallorosso, è andato in comprensibile fibrillazione. Cristiano Ronaldo attrae il mondo e smuove un mondo.

Anche a trentasette anni suonati, CR7 vale una fortuna. Quando la Juve lo ha portato in Italia, ormai quattro anni fa, l’impatto è stato straordinario in ogni angolo del pianeta e il club bianconero, che già godeva di fama ovunque, ha guadagnato in partecipazione, tifosi, follower. Se Ronaldo dovesse tornare tra di noi, dopo Pogba e Lukaku, la Serie A acquisterebbe sicuramente appeal internazionale.

Per i tifosi della Roma, Cristiano Ronaldo era un sogno. Adesso forse è qualcosa – ma non molto – di più. È comunque inevitabile chiedersi se e quanto il suo arrivo in giallorosso potrebbe modificare gli equilibri della Serie A. Insomma: con CR7 in squadra, Mourinho dovrebbe essere considerato tra i candidati allo scudetto?

È una specie di gioco estivo, adesso, considerato quanto ancora è vaga l’ipotesi di un suo arrivo. Ma è un gioco al quale è impossibile sottrarsi e, in fondo, è anche piacevole partecipare. Ebbene, la sensazione è che il fuoriclasse portoghese nell’immediato potrebbe catapultare la Roma in un’altra dimensione tecnica, oltre che mediatica.

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