Il Salisburgo punta tutto su Okafor

Corriere dello Sport (G. Marota) – La chiave di volta si chiama Noah Okafor. E sarà l’osservato speciale della difesa della Roma, oltre che la punta di diamante dell’attacco del Salisburgo. Nel 4-3-1-2 di Matthias Jaissle, il 22enne svizzero (3 presenze agli ultimi Mondiali, 10 gol in stagione, recentemente accostato all’Inter) gioca da… jolly; parte come attaccante centrale, ma si allarga spesso a sinistra come se fosse un’ala pura.

Gode insomma di una libertà totale. Ed è l’unico con questo “privilegio” in uno scacchiere tattico dove corsa, pressione alta, organizzazione e marcature preventive diventano elementi quasi maniacali.

 Nell’orchestra austriaca Okafor rappresenta la quota fantasia. Jaissle – 34 anni, in molti lo considerano l’enfant prodige della panchina – gli fa una sola richiesta: tagliare continuamente alle spalle dei difensori. Contro la Roma, il classe 2000 dovrebbe quindi occupare lo spazio tra il centrale di destra (Mancini) e l’esterno (Zalewski).

Tenendo impegnato l’ex centrale dell’Atalanta, Jaissle spera che si liberi in automatico uno spazio maggiore per l’altro attaccante Adamu, o per la sua alternativa Fernando, che sabato si è ripresentato in campo dopo un lungo infortunio (era ai box da metà settembre) segnando una doppietta contro il Lustenau. Quasi obbligatorio tenere quest’ultimo in considerazione per una maglia da titolare, anche perché la sostituzione al minuto 63 è parsa come una scelta conservativa con vista Europa League.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti