Il rimpianto di Totti: «Roma, avrei voluto poterti aiutare di più»

La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini – C.Zucchelli) – Sotto di loro, c’è davvero la Grande Bellezza. Francesco Totti lo aveva detto: «Voglio portarli nel posto più bello di Roma». È stato di parola, così giovedì il capitano ha invitato tutta la squadra (con le relative compagne) e pochissimi prescelti dello staff ad una cena presso «La Pergola», a Monte Mario, per una serata che nessuno dimenticherà.

CENA E MAGLIE – Chi c’era ha raccontato come sia stata una serata bella, commovente e divertente, in cui persino il menu del buffet del celebre chef Hans Beck ha corso il rischio di passare in secondo piano davanti a tanti sentimenti racchiusi tra le 21 e mezzanotte. Prima l’aperitivo in terrazza, con panorama ovviamente mozzafiato, poi la cena con due primi, secondo di pesce e dolci. Ma il piatto forte sono state le parole di Totti ai compagni – in gruppo e singolarmente – il cui senso è stato questo: «Sono stati mesi difficili, complicati. Mi sarebbe piaciuto aiutarvi di più, ma sapete tutti com’è andata. Adesso mi hanno costretto a smettere, e non ci posso pensare che non potrò vestire più la maglia della Roma. Comunque, grazie a tutti per essermi stati vicino». Un lungo applauso, poi i brindisi ma anche lacrime, prima che Totti consegnasse a tutti una maglietta personalizzata e la scritta: «Grazie dal tuo capitano».

CIAO ZUBIRIA – Ovvio che non siano mancate battute più o meno taglienti sui vertici del club, ma è difficile sorprendersi. Domani contro il Genoa, l’addio di Totti sarà tanto fisiologico quanto doloroso per tutti (pronto tra l’altro uno speciale su Sky che andrà in onda dalle 21.15 di domani fino alle 6 del mattino dopo). Ma come dicevamo, la serata è stata anche allegra, prima di andare tutti a ballare in un locale del centro. Tra l’altro, anche il team manager Manolo Zubiria ha annunciato il suo addio, abbracciando il capitano, omaggiato da Nainggolan con un bel messaggio: «Solo chi è veramente grande ti fa sentire che puoi diventare come lui. Orgoglioso di aver giocato al tuo fianco». Lo stesso orgoglio della cestista azzurra Macchi ieri nel conoscere il capitano.

MARADONA E CINA – Dopo la serata, l’impressione è che il Totti che si è presentato al Salone d’Onore del Coni (vedi sotto) fosse più leggero, tant’è che ha commentato: «Dopo che Maradona ha detto che sono il miglior giocatore che ha visto in tutta la sua vita, posso anche smettere». E nonostante gli omaggi continui che gli stanno arrivando da tutto il mondo, pare che andrà a finire così. Comunque, in attesa di vedere Pallotta nel blitz previsto tra domani e martedì, Totti ieri a Trigoria scherzava con dei tifosi cinesi: «Il prossimo anno sto da loro a giocare», mentre il presidente Ferrero diceva: «Lui è un patrimonio dell’Unesco. Con lui parlai scherzando un paio d’anni fa, ma adesso che sta chiudendo il mio è un discorso serio. Se vuole, può venire alla Samp». Difficile, così come è complicato trasferirsi all’estero, perché di offerte da campionati «seri» per il momento non sono arrivate.

CRISTIAN COME PAPA’ – Perciò alla fine ha ragione Ilary Blasi quando – ricevendo il Tapiro a «Striscia la notizia», dice ridendo: «Da lunedì sarà pesante averlo in casa». Magari no, perché Francesco ha già qualche idea: «Da lunedì vado a pescare». Non ci credete. In attesa di fare il dirigente, avrà più tempo anche per suo figlio Cristian, che ieri ha vinto il trofeo «Galeazzi» segnando il rigore decisivo. Buon sangue non mente.

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