Il Messaggero – Dani, l’ago della bilancia

Osvaldo Riscone PR

Ostaggi di Osvaldo. Può sembrare un titolo ad effetto ma è la realtà. Analizzando il mercato della Roma, infatti, non vanno mai dimenticati i propositi dell’a.d. Fenucci – «Dobbiamo chiudere il mercato in attivo» – carpiti nella chiacchierata con il d.s. Sabatini finita su internet. Partendo da quelle parole, sinora la Roma è leggermente sotto nel computo tra entrate ed uscite. I conti sono semplici: in cassa sono entrati 31,4 milioni di Marquinhos (ai quali vanno sottratti 2,69 milioni finiti al Corinthians), i 5,6 di Stekelenburg, gli 0,2 per Barba e il milione tra Antei e Politano. Al registro delle uscite, invece, vanno calcolati i 16,5 (più 3,5 di bonus non ancora maturati) milioni di Strootman, i 10 usciti per Benatia, i 5 per Jedvaj, i 4,5 per il riscatto di Destro, i 2 per quello di Caprari (che piace al Brescia), gli 890 mila euro di Skorupski e i 500 mila di De Sancits. Gente che sommata a Maicon costato zero euro e senza considerare i prestiti gratuiti di Curci, D’Alessandro e José Angel, fa in modo che il club sia in rosso di circa 3 milioni. Senza l’indennizzo al Corinthians, quindi, la forbice sarebbe sostanzialmente in parità.

 

MONTE INGAGGI IN AUMENTO – Questo, però, volendo considerare solamente i costi delle operazioni di mercato. Se entrano in gioco gli ingaggi, il discorso cambia e il passivo aumenta. Il solo Maicon, ad esempio, non è costato nulla ma grava sulle casse della Roma 3 milioni netti a stagione che per il club, al lordo, sono circa il doppio. L’equilibrio, quindi, è già precario non considerando i nuovi stipendi (che hanno fatto lievitare il monte ingaggi) ma è prossimo a rompersi ulteriormente considerando i prossimi arrivi: Gervinho (in Inghilterra scrivono di un’offerta giallorossa di 7,2 milioni a fronte di una richiesta dei Gunners di 9,8), Bueno (1,5 per il prestito oneroso) e almeno un altro calciatore, escluso il possibile scambio Gilardino-Borriello (che piace a Inter e Valencia). Se vale l’input «dobbiamo chiudere il bilancio in attivo», a meno che non trovi seguito la voce che ieri rimbalzava dalla Francia di un interessamento del Psg per Pjanic (ritenuto incedibile da Garcia; Sabatini, invece, sarebbe tentato da uno scambio con Pastore) e considerando che per De Rossi, almeno sinora, fronte-Chelsea tutto tace, c’è solamente un nome che può garantire di completare il mercato e far quadrare i conti, stipendi compresi: Osvaldo.

 

VALIGIE PRONTE – Anche perché nonostante l’italo-argentino sia ben voluto dal gruppo e Garcia stia provando a trattenerlo, l’entourage del centravanti continua a manifestare molte perplessità sulla sua permanenza a Roma. Osvaldo nel primo giro degli attaccanti (Falcao, Cavani, Tevez, Gomez, Villa, Llorente) ha perso il treno. Potrebbe non essere così nel secondo (Rooney, Soldado, Suarez) ed aprire scenari al momento inimmaginabili o far tornare in voga vecchie lusinghe (Zenit e Southampton). A meno che il Fulham non dimostri di fare realmente sul serio. A Londra, l’italo-argentino andrebbe. Idem a Liverpool e su entrambe le sponde. Reds, quindi, ma anche Everton. Ieri il ds del Bari, Angelozzi, ha incontrato Sabatini: obiettivi Verre e Tallo.

 

 

Il Messaggero – S.Carina

 

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