Il declino di Veretout: aria di addio a giugno

Corriere dello Sport (R. Maida) – Jordan Veretout è passato in poche settimane da titolare insostituibile a riserva conclamata, come ha confermato la quinta esclusione consecutiva in campionato: sabato contro il Verona era in panchina insieme al gruppo di straordinari ragazzi che hanno poi realizzato la rimonta nel secondo tempo.

Anche Veretout, entrando dopo l’intervallo insieme a Zalewski, è stato prezioso per riorganizzare la squadra. Da professionista ha dato il massimo per sé e per la Roma. Ma di sicuro non è contento di essere stato declassato da Mourinho, che negli ultimi tempi ha sfiorato il tema in diverse uscite pubbliche: “Io sono felice di avere in panchina uno come Veretout. Magari lui lo è un po’ meno“.

E ancora, giusto venerdì scorso: “Veretout ha vissuto un periodo di calo come capita a quasi tutti i calciatori durante una stagione. Ma adesso sta tornando a un livello che considero accettabili“. Non abbastanza però da recuperare un posto nella formazione di sabato, nonostante i nove compagni indisponibili.

La Roma ha bloccato da tempo ogni discorso sui rinnovi, compreso quello già delineato di Gianluca Mancini, e non ha alcuna intenzione di ritoccare il contratto di Veretout. Che a questo punto, con il contestuale arrivo di Sergio Oliveira a Trigoria, diventa il principale indiziato alla cessione a giugno.

A lui sono interessati il Milan e il Napoli, ai quali la Roma lo strappò nell’estate 2019, e non solo. La sua valutazione teorica è di 25 milioni anche se i recenti sviluppi possono farla calare: Tiago Pinto ragiona su una possibile plusvalenza, ricordando che a suo tempo il collega Petrachi lo aveva pagato 17 milioni più bonus.

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