Ibanez: “Mi piace lo stile di Fonseca. Pastore? Lo ammiro, sono contento di averlo conosciuto”

Roger Ibanez ha parlato in una diretta Instagram con Goal Brasil a proposito della sua carriera e del momento che sta vivendo con la Roma. Queste le sue parole:

“Qui in Italia è un calcio molto difensivo, veloce più duro rispetto a quello brasiliano. Sin dall’inizio della mia avventura qui alla Roma ho chiesto di restare il più possibile. La squadra è molto buona e abbiamo la possibilità di raggiungere il quarto posto. L’intenzione c’è, ci crediamo molto”.

Hai giocato da centrocampista, poi sei diventato difensore

Ho giocato in vari ruoli, da piccolo anche da portiere (ride, ndr). Sono arrivato alla prova con il Fluminense da centrocampista, ma poi l’allenatore mi disse di provare come difensore centrale. Mi sono allenato molto e poi sono stato preso e diventato professionista da difensore.

C’è tanta rivalità tra Roma e Lazio?

Sì, molta. Quando sono arrivato ho visto giocare il derby. E’ stata una bella partita, un pareggio, ma molto emozionante.

Come va con i brasiliani in Italia?

Non ne conosco tantissimi. Chi mi ha aiutato molto è Toloi che sta all’Atalanta ma che ha giocato anche nella Roma.

E Fonseca?

E’ un allenatore molto intelligente, mi piace il suo stile di lavoro è uno che chiede molto. La stessa lingua che parliamo mi sta aiutando molto.

Se ti dovessero chiedere di giocare terzino?

Va bene, accetterei. Se l’allenatore me lo chiede ci gioco e cerco di impegnarmi per dare il massimo anche in quel ruolo.

Cosa ti piace fare fuori dal campo?

Mi piace stare molto in casa, con la famiglia e la mia ragazza, vedere film giocare ai videogame. Se c’è possibilità esco per visitare la città. Ancora non sono entrato dentro al Colosseo, ci sono passato solo davanti. Sono stato solo davanti alla Fontana di Trevi, ho lanciato la moneta e espresso un desiderio.

Ti piace molto pescare, vero?

Sì, mi dà tranquillità, mi rilasso molto. Sei tu e la natura. Molto bello.

Quale musica ti piace?

Quasi tutti i generi tranne il rock duro. Ascolto molta musica brasiliana, pagode e certaneja.

I tuoi idoli come difensori centrali?

Thiago Silva su tutti, ma anche Marquinhos.

Hai giocatori che ammiri tra quelli che hai conosciuto?

Pastore, io giocavo molto con lui nei videogame e sono stato contento di conoscerlo qui nella Roma. Gliel’ho anche raccontato.

Quali sono i tuoi obiettivi?

Per ora poter giocare il più possibile nella Roma, poi giocare una partita intera in Champions League perché per ora ho fatto solo qualche minuto e fare un giorno la Coppa del Mondo con il Brasile. Sarebbe un orgoglio, un sogno che ho sin da piccolo.

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