Iago Falque vuol regalarsi un altro gran finale

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La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – La Roma gli ha fatto gli auguri con il solito Tweet, i compagni lo hanno fatto nello spogliatoio, i tifosi sui social network. Lui, Iago Falque, 26 anni compiuti ieri, spera di farsi il regalo domani e, magari, ripetere le gesta di un anno fa: due gol appena fino a dicembre, undici da gennaio in poi. Per un gran finale di stagione. Con i numeri della prima parte di stagione siamo in linea, viste le due reti segnate fino a questo momento, una in campionato a Frosinone e una in Champions contro il Bayer Leverkusen.

ASTINENZA – Non segna dal 20 ottobre, lo spagnolo, in Serie A addirittura dal 12 settembre, nonostante di partite ne abbia giocate parecchie, 14 su 17, di cui più della metà titolare. In attacco il suo contributo non è stato all’altezza delle aspettative, ma le attenuanti ci sono: per settimane, da fine settembre a metà novembre, ha giocato con un fastidio al ginocchio (e spesso è stato costretto ad infiltrazioni), e Garcia gli ha chiesto di tornare a coprire in difesa, facendogli fare più il quarto di centrocampo che l’attaccante. Iago, che ieri sera si è limitato a festeggiamenti con palloncini e torta casalinga (ovviamente ben documentati su Instagram) ha accettato, si è sacrificato e messo a disposizione del tecnico e della squadra, adesso però anche lui dovrà cambiare passo. La Roma cerca un sostituto di Iturbe, e magari chi arriverà sarà più utile dell’argentino.

TREQUARTISTA – Quindi un concorrente in più per lui, chiamato già domani a cambiare di nuovo ruolo, probabilmente più trequartista nel 4-2-3-1 che attaccante esterno. L’esperimento aveva funzionato già contro la Lazio e lui ne era stato ben felice: «Mi piace – aveva detto a Roma Radio – anche se poi contro la Lazio ho fatto anche la mezzala. Da piccolo spesso sono stato impiegato trequartista, quando Garcia mi ha detto che pensava di schierarmi in quella posizione ci abbiamo lavorato un po’ e le cose sono andate bene».

ULTIMA CHANCE – Adesso si augura che vadano bene anche per la Roma perché «questa è la mia ultima chance in una grande squadra. Ho girato tanto, cambiato club e città, adesso voglio fermarmi a Roma e vincere qualcosa qui». Chissà che, soffiando sulle candeline, ieri non abbia espresso proprio questo desiderio.

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