I ragazzi del paese applaudono Willy: “Morto come un eroe”

 

La Repubblica (M.N. De Luca) – “Ciao Willy, stiamo online”. L’onda bianca guarda in alto, i palloncini sembrano colombe della pace. Il cielo dei ragazzini è così, eternità del momento, sulle magliette color neve c’è scritto “Ciao Willy”, e sulla schiena “stiamo online” cioè siamo connessi oltre la morte. “Restiamo online era il nostro saluto”, mormora Gioia, vent’anni, compagna di Willy all’istituto alberghiero,  vent’anni hanno le centinaia di giovanissimi che piangono composti ma attoniti il loro amico che non c’è più. Willy Monteiro Duarte, strappato alla vita dalla lucida violenza di chi, in una sera di settembre, aveva deciso di concludere la notte uccidendo un ragazzo di 21 anni. C’erano quasi duemila persone davanti all’altare, eretto nello stadio di questo paese tra i boschi in provincia di Frosinone, Paliano. All’addio di Willly, che aveva il cuore giallorosso, c’è anche l‘ex calciatore Bruno Conti a portare ai genitori una maglia firmata dai giocatori della Roma: non è soltanto il funerale di Willy, ma anche quello dei sogni spezzati di una generazione di ragazzini. 

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