La giustizia sportiva ha deciso: tre giornate di squalifica a Daniele De Rossi, che quindi salterà Napoli, Udinese e Chievo. E’ stata ammessa la prova televisiva, fondamentale per la sanzione, poiché l’arbitro Bergonzi, durante la partita non si era accorto dell’accaduto. Queste le motivazioni della pena inflitta a Capitan Futuro: “Le immagini televisive documentano che, nella circostanza segnalata, il calciatore giallorosso, nella propria area di rigore particolarmente affollata per l’esecuzione di un calcio di punizione concesso in zona d’attacco alla squadra avversaria, nel contrastare a stretto contatto l’azione del calciatore neroazzurro, appoggiava con veemenza la mano destra sul capo dell’antagonista e quindi, in rapida successione, con la stessa mano colpiva da tergo l’Icardi con un pugno al volto. Il giuoco proseguiva senza che l’Arbitro adottasse alcun provvedimento disciplinare in quanto, come dichiarato su richiesta di questo Ufficio, il segnalato comportamento “non era stato rilevato” dagli Ufficiali di gara. Il gesto compiuto dal De Rossi integra inequivocabilmente gli estremi della condotta violenta. Ne consegue l’ammissibilità della “prova televisiva”.
Poche ore prima dell’ufficialità, da Coverciano alla premiazione della Panchina d’Oro, Rudi Garcia, ancora ignaro della squalifica, aveva dichiarato: “E’ strano che la prova televisiva entri nel calcio soltanto in alcune circostanze, ad esempio non è mai stata utilizzata quando durante la stagione sono capitati episodi a nostro sfavore, inoltre la tv non vede tutto…”.
La tv non vede tutto, un po’come chi dallo stadio non sente tutto, o come chi è sugli spalti e non deve leggere tutti gli striscioni, che questo derivi da occhi poco attenti o da scarso udito o come è più probabile da regole che vanno rispettate, ma senz’altro da rivedere nei loro aspetti paradossali e nella loro applicazione ad squadram, non fa molta differenza: l’Olimpico nelle giornate passate è rimasto senza i suoi tifosi e la Roma nelle prossime partite giocherà senza De Rossi.
Umberto Ruggeri
