I giorni di Dzeko. Roma a due punte

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Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Edin Dzeko si è conquistato la Roma. Spalletti ieri ha annunciato il suo ritorno dal primo minuto stasera a Firenze: «A Plzen non l’ho utilizzato dall’inizio proprio per averlo pronto contro la Fiorentina». La Roma che ritrova i titolari, dopo l’abbondante turn over in Repubblica Ceca, riparte dall’attaccante ritrovato. In questo momento il tecnico non intende rinunciare al centravanti che ha realizzato due gol, un assist e si è procurato due rigori. Niente tridente leggero, quindi, almeno all’inizio, ma il 4-3-1-2 con il quale Spalletti ritiene che si possa fare un percorso di crescita. Dzeko lavora molto per la squadra, si è calato nel ruolo di centravanti di manovra come vuole l’allenatore. Si trova bene con Totti, quando il capitano è in campo, e questo potrebbe avvenire nel corso della partita. Dzeko è stato determinante domenica scorsa nella rimonta contro la Samp, quando è entrato nel secondo tempo insieme a Totti. Al termine di quella partita ha detto che quel tandem d’attacco può garantire tanti gol anche partendo dal primo minuto.

ROMA VERA… QUASI – Stasera tornano i titolari e resta un solo dubbio nella formazione con la quale Spalletti cercherà di vincere nella città dove recentemente ha aperto un ristorante in società con alcuni amici. «Ma non l’ho consigliato a Pallotta, i ristoranti se li trova da solo», ha detto con una battuta facendo riferimento al week end che il presidente ha deciso di trascorrere a Firenze. Spalletti da sempre ci tiene a fare bella figura a Firenze, dove mantiene rapporti e amicizie. Teme la forza offensiva della squadra di Paulo Sousa e la velocità di Kalinic. Alla Roma mancherà ancora Vermaelen, che non è stato neppure convocato per Firenze e con il quale i medici non vogliono rischiare. Il suo rientro sarà valutato nelle prossime partite.

REBUS DIFESA – L’unico dubbio riguarda il reparto arretrato. Per la precisione, il centrale che affiancherà Manolas. Difficile rivedere Juan Jesus. Ieri Spalletti lo ha difeso, ma ha ammesso che gli errori commessi dipendono dal fatto che il brasiliano non è tranquillo. Rimane Federico Fazio, che ha fatto la sua parte a Plzen, nella prima partita giocata da titolare in maglia giallorossa. La velocità di Kalinic fa sorgere qualche dubbio sull’argentino, che per struttura fisica si troverebbe meglio a confrontarsi con un centravanti alla Toni. Ma non ci sono altre soluzioni. Se non quella di riportare dietro De Rossi, come nella sfortunata partita contro il Porto all’Olimpico. Ieri però l’azzurro ha svolto lavoro personalizzato e non si è allenato con la squadra, a causa di un risentimento al tendine d’Achille del piede sinistro. Non ha provato quindi gli schemi nell’ultimo test. In difesa è probabile anche il ritorno di Bruno Peres a sinistra con Florenzi nuovamente nel ruolo di terzino destro. Con De Rossi, a centrocampo rientra anche Strootman. Serve personalità. A loro non manca.

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