Gazzetta dello Sport – Garcia oh yes! Vola in Usa da Pallotta per firmare il biennale Roma, parte la svolta

garcia

Basta dubbi, basta titubanze. La Roma ha finalmente scelto, l’allenatore per le prossime due stagioni sarà Rudi Garcia.Tanto che il tecnico francese da ieri è a New York con tutto il resto del management giallorosso. Ieri, infatti, James Pallotta ha convocato d’urgenza Walter Sabatini e Mauro Baldissoni, che da oggi saranno negli uffici della Raptor, a Manatthan, insieme al Ceo Italo Zanzi (lì dal weekend). La triade giallorossa è stata infatti chiamata per una sorta di «Stati Generali». Con loro, ci sarà appunto anche Garcia, imbarcatosi a Parigi con Frederic Massara, braccio destro di Sabatini, per andare a firmare il biennale da 1,5 milioni di euro a stagione .

 

 

L’ACCORDO  Garcia, dunque, oggi conoscerà Pallotta, poi domani tornerà a Roma con il resto del management e già giovedì potrebbe esserci l’annuncio. «Sappiamo che è in trattativa con i giallorossi, vogliamo che le cose vadano avanti bene per tutti — ha detto Frederic Pasquet, d.g. del Lilla — Se vuole andare lo libereremo, ma non mi piace parlare di cifre. L’importante è trovare una soluzione soddisfacente per tutti». Già, prima di partire per New York Garcia aveva infatti fatto il punto con Pasquet e con il presidente Seydoux per la buonuscita. L’accordo si troverà, Garcia rinuncerà all’intero milione di euro.

 

 

VERTICE Ma perché tutti a New York? Pallotta, oltre che conoscere personalmente il nuovo allenatore, vuole parlare di tante cose: mercato, budget, stadio e redditività.Chiederà spiegazioni sul momento della Roma, sul clima ambientale intorno a squadra e club e sulle contestazioni. «Non possiamo più sbagliare», sarà il succo delle sue parole. E lo dirà a chiare lettere, in una full immersion dove saranno presenti anche Mark Pannes e forse Sean Barrow, suoi uomini di fiducia. Pallotta vuole capire da Sabatini come rinforzerà la squadra e il d.s. su quanto potrà contare per il mercato. Sabatini, poi, dovrà convincerlo della bontà delle scelte, dopo due anni di fallimenti. Con Zanzi e Baldissoni si parlerà invece di revenues, fonti di reddito. Unicredit, infatti, fa sapere che difficilmente concederà ulteriori linee di credito e che da ora in poi farà fronte solo agli impegni derivanti dai patti parasociali (e, quindi, legati al 40% di sua competenza). In sostanza, la Roma dovrà autofinanziarsi con i flussi di cassa, tra mercato e produttività. E poi si parlerà di stadio. Anche se a livello burocratico si è ancora all’alba e con la vittoria di ieri di Marino nelle amministrative la Roma ha perso una sponda (Alemanno), con cui i discorsi erano già ben avviati. Bisognerà così ripartire da zero, o quasi.

 

 

 

Mercato Intanto, in settimana arriverà l’ufficialità di Benatia. Sabatini punta ad un esborso economico di 6-7 milioni, più un paio di giocatori (prestito o comproprietà) tra Viviani, Verre, Romagnoli, Nico Lopez e Bertolacci. L’Udinese, invece, non vuole scendere sotto gli 8 milioni, più una base tecnica. Nel frattempo si sta lavorando per far abbassare il prezzo di Nainggolan, su cui però c’è anche l’Inter. Se i nerazzurri si faranno da parte, Sabatini potrebbe anche offrirgli uno sconto sul prezzo di Osvaldo (su cui sono piombati anche Galatasaray e Fenerbahçe), che Mazzarri ha chiesto a Moratti. Prima, però, bisognerà chiedere a Garcia, il nuovo tecnico della Roma.

 

Gazzetta dello Sport – A.Pugliese

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