Pagine Romaniste – A tutto Gas(p). È ufficialmente cominciata l’era Gasperini alla Roma. Nell’anniversario del terzo scudetto, a Trigoria è andata in scena la prima conferenza stampa di Gasp come allenatore romanista. Al suo fianco Claudio Ranieri, senior advisor del club.

GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA

Ranieri: “Sa delle difficoltà che incorreremo nelle due sessioni di mercato. Gian Piero è stato chiamato per dare frutti buoni. Schietto, professionale, ma fa parte del proprio carattere. Capisco il vostro lavoro, ma adesso vi presento Gian Piero e iniziare.”

Il rapporto con Friedkin? Se le ha chiesto qualcosa del perché la Roma non è stata abbastanza competitiva.

Io chiaramente i primi contatti li ho avuti con Claudio, parlando di Roma e della realtà giallorossa. Poi ho avuto la possibilità di parlare con la proprietà, che spendono molto tempo sulla Roma e hanno tanti progetti ambiziosi che sono stati complicati da raggiungere. Chiaro che loro che hanno il problema di far play, ma è una proprietà forte con voglia di investire bene portando la Roma in alto.”

Cosa l’ha convinta a venire alla Roma?

“Mi avete messo tutti in guardia sulla piazza di Roma, ma questa deve essere una forza, da fuori vedo un grande entusiasmo, tutte queste energie vanno incanalate e messe insieme in positivo. Possiamo portare qualcosa sulla direzione giusta. Se il Napoli è riuscito a vincere lo scudetto o PSG campione d’Europa, allora questi risultati si posso fare. Bisogna mettere tutte le direzioni nel posto giusto. “

Ranieri: “il mio rapporto era antipatico anche a me. Ma per me Gasperini era molto di più. Però ecco è stato scelto lui perché sono convinto che Roma ha bisogno di una personalista forte, che non gli sta mai bene niente. Non sarà facile ed è per questo che gli diamo un anno per farsi capire.”

Puo cambiare la fisionomia di Dybala con Gasperini?

“Spero di non cambiare Dybala, va bene così. È un giocatore perfetto, con lo staff cercheremo di migliorare i singoli e lavorare sulla prospettiva dei giocatori. Non esistono giocatori che non possono giocare. Quando c’è Dybala è fantastico.”

Che idea ha di Dovbyk e Abraham?

“Si lavora con quello che abbiamo e poi faremo le nostre valutazioni di mercato. Mi prendo il merito di aver lanciato tanti attaccanti lavorando con le metodologie che vi ho spiegato prima, ma vedremo più avanti come si sviluppa la situazione”.

Raccontaci la bugia bianca su Gasperini.

Ranieri: “Ho chiamato Gian Piero e ha detto che si poteva parlare per la panchina della Roma. Poi ci hanno sorpreso a Firenze, ma siamo tutti orgogliosi di portare avanti la causa su una nuova nascita. Anche la proprietà è contenta e buone sopratutto il massimo e portare ad altissimi livelli e queste sono cose che hanno fatto innamorare me e anche sicuramente Gian Piero”.

L’obiettivo con la Roma quale sarà?

“Sicuramente arrivare in Champions League. Portare giocatori che possono col tempo alzare il livello e questo è il primo programma a cui aspiro, avere un nocciolo duro ed esperto che possono dare risultati, ma dare un valore dentro puoi anche permetterti di perdere pezzi”.

Cosa avete chiesto a Gian Piero?

Ranieri: “Di fare ovviamente il Gasperini, siamo convinti che con il gioco di Gian Piero anche i tifosi si mescoleranno bene. Un anno per adattarsi e poi salire sempre di più. Se andavamo in Champions League sarebbe stato bello ma penso che non saremmo stati pronti, ma siamo agguerriti sull’Europa League, accettando situazioni belle e brutte. Il popolo romano vuole vedere la sua squadra lottare”.

Rimane della stessa idea delle dichiarazioni date tempo fa? Essere decisivo e cattivo?

“Certamente, se riesci a creare questa sinergia superi anche meglio le difficoltà. Questo è un campionato difficilissimo. Ci sono squadre importanti fuori dall’Europa. Quindi è evidente che in una pizza così devi entrare forte creando un ambiente forte”.

Cosa pensa sulla nazionale?

Ranieri: “Tenete quello che avete, non dirò nulla, rispetto l’Italia ma sono della Roma”

Lei ha in mente del zoccoli duro della Roma e rinunciare a qualcosa della Roma?

Bisogna partire ovviamente con quello che c’è. Sta per iniziare un mercato è evidente che la Roma debba ispirare la Roma ha portare in alto la squadra e agire al meglio.”

Quanto manca per il rinnovo di Svilar?

Ranieri: “Ha fatto in gran parte Ghisolfi, io ho solo chiamato il ragazzo mettendolo al centro del progetto, ma vedremo”.

Cosa sarà il futuro con il mercato in entrata?

“Sono poche le società che si possono permettere giocatori pronti. Io ricordo Mancini e Cristante sono andati via abbastanza presto e poco dopo sono nel giro della nazionale. Io voglio che questi ragazzi abbiano come obiettivo di fare la miglior stagione della loro carriera. Mai accontentarsi. Questo ti permette di raggiungere risultati”

Si è fatto un’idea di Pellegrini? E in che posizione giocare Soulé?

“È un giocatore infortunato, ma io voglio che come altri giocatori debbano fare la migliore stagione della propria carriera. Soulé è un attaccante nel calcio moderno questo tipi di giocatori devono sia difendere che attaccare. Il Napoli che ha vinto lo scudetto ha vinto da squadra, questi sono gli esempi migliori e i principi, bisogna saper far tutto e forte perché il calcio cambia tanto e bisogna togliere un po’ di luoghi comuni, perché quello che funziona è altro.”

Come funziona il Far Play?

Ranieri: “Ci sono dei parametri che dobbiamo rispettare entro il 30 giugno, ci siamo quasi, io sono fiducioso e in questi due mercati bisogna stringere i denti e prendere giocatori validi. Dobbiamo farci trovare pronti”.

La scelta della Roma invece che la Juve è stata solo una cosa di parola data per prima?

“Ho avuto la sensazione che questa sia stata la strada giusta, io ho pensato che questa possa essere la situazione giusta.”

Quale è stato il problema di Juric essendo un suo allievo?

“L’esperienze sono state diverse, io mi sono evoluto molto. Ci vari aspetti, attendere la squadra che perde palla o attaccarla per recuperarla. Bisogna saper fare un po’ di tutto, se penso a qualcosa di ideale sicuramente è andar ad attaccare la palla e averla il più possibile. Su Juric non so cosa è successo non posso parlare per lui.”

Ci saranno altri cambiamenti interni societari?

Ranieri: “Io non lo so, non sta a me deciderlo, sicuramente ci sarà un punto fermo con noi e il nuovo direttore sportivo, per altre decisioni sta alla società.”

Come sarà affrontare l’Atalanta? Quali sono i suoi pregi e difetti?

“Fortunatamente sarà a gennaio, io sono un allenatore che non obbliga nessuno e che parla tantissimo con i suoi giocatori, per i difetti non saprei proprio, forse me la prendo troppo.”

L’idea di preparazione.

“Come ho detto prima per me è importante che i giocatori si divertano. L’allenamento è importante, per migliorarsi e non può essere un problema ma anche un divertimento. Un giocatore di calcio deve avere sempre un bello spirito e creare un bel clima di lavoro e crescita uno con l’altro, il mio lavoro è finalizzato a questo.”