Garcia chiede rispetto: «Non andiamo al mattatoio. Dzeko? I gol arriveranno»

conferenza dzeko garcia

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Lo sfogo arriva proprio a un soffio dalla fine. «Ogni cosa va fatta nel rispetto altrui. Il rispetto per me è un valore importante. E non lo vedo dappertutto. Nel nostro spogliatoio c’è, altrove non so». Si presenta così Rudi Garcia alla sfida che può valere metà del futuro suo e della Roma, allineandosi in tutto e per tutto alla condotta societaria. Tradotto: colpa dell’ambiente se la Roma gioca male, sottolineato con tono deciso proprio quando cita quella parola, rispetto. Un modo come un altro per spostare l’attenzione dai problemi veri (gioco, uomini, idee) e impermeabilizzare la squadra. Se poi servirà davvero, la risposta arriverà oggi dal San Paolo.

LA VIGILIA – Del resto, Garcia (giustamente) non ci sta a essere già dato per morto. «Sembra quasi che sia una partita persa, che la squadra più scarsa in Italia vada a giocare in casa della più forte — continua il tecnico della Roma Questa vigilia mi ricorda quelle contro Lazio e Fiorentina. Ma non andiamo al mattatoio, non siamo vittime sacrificali». E allora bisognerà capire soprattutto come se la giocherà la Roma. Con un centrocampista in più e il rombo? Attaccando o coprendosi? Chiedendo un sacrificio in più a tutti gli attaccanti? «Salah sta bene, Gervinho può giocare ma non ha 90 minuti. Ma chi vince questa partita non vincerà per forza lo scudetto, così come chi la perde non è fuori dalla corsa per i primi posti».

SFIDA TRA GIGANTI – Così, può essere che alla fine la differenza la facciano proprio i centravanti, gli uomini preposti a fare gol. Da una parte Higuain, dall’altra Dzeko. «Higuain ha fatto benissimo da quando è qui. Ha imparato la lingua, si è ambientato, ormai fa parte del campionato italiano. Ma non ci dovremo preoccupare solo di lui, davanti il Napoli ha anche altri grandi giocatori come Callejon, Mertens e Insigne. Dzeko, invece, sta facendo il percorso che ha fatto all’inizio Higuain. I gol arriveranno. Tutti i bomber, poi, vivono momenti in cui segnano poco, è successo anche allo stesso Higuain. L’importante è solo che Edin non si faccia prendere dall’ossessione del gol». Anche perché, di fatto, di altre ossessioni a Trigoria non ne hanno proprio bisogno.

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