Friedkin già cerca soci. In vendita la quota di minoranza

Il Tempo (A.Austini – F.Biafora) – A neppure un mese dal closing con Pallotta i Friedkin cercano soci per costruire la nuova Roma. Sin dall’avvio della trattativa i texani hanno provato a coinvolgere più fonsi d’investimento (uno italiano aveva valutato, ma ora non è più interessanto), poi lo stop per la pandemia e il rinvio del deal li ha costretti a chiudere da soli. Stando a quanto raccontano più fonti qualificate del mondo finanziario i texani offrono una quota di minoranza agli investitori interessati. Rilevando un club indebitato e in forte squilibrio tra costi e ricavi, i Friedkin hanno pagato 199 milioni a Pallotta e soci come “gettone” d’entrata e sanno di dover spendere tanti altri soldi entro dicembre. Nel piano stilato quando c’era ancora Pallotta, oltre all’aumento di capitale, erano state messe a budget plusvalenze da 120 milioni. Visto che Friedkin ha stanziato 85 milioni come quota di capitale da versare, basterebbero un po’ meno di 100 milioni di plusvalenze. Arrivare a questa cifra prima della fine del mercato è un’impresa, quindi l’impressione è che ci saranno da mettere più degli 85 milioni previsti. Avere un partner con cui dividere l’investimento, coinvolgendolo anche per lo stadio, renderebbe l’impatto meno pesante il Gruppo Friedkin. I contatti sono stati avviati da tempo e fra le varie ipotesi c’è quella che porta a Vitek. Un paio di settimane fa c’è stato un incontro tra il magnate ceco, Marc Watts e altri manager del Gruppo Friedkin, Parnasi e Daffina in rappresentanza di Eurnova. Pochi giorni dopo c’è stato un meeting tra lo stesso Vitek e Dan Friedkin. L’imprenditore ceco continua a lavorare per acquistare i terreni di Tor di Valle. Ha proposto al texano di conferirli nella società che si occuperà di costruire l’impianto in cambio di una quota del club giallorosso. Non sembra questa, però, l’opportunità che stanno cercando i texani.

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