Frattesi e la Roma: il destino rovesciato

Corriere dello Sport (R. Maida) – Il passato torna, soprattutto quando non ha spento il futuro. C’è una partita che Davide Frattesi non avrebbe mai pensato di giocare, l’estate scorsa, semplicemente perché era sicuro di trovarsi dall’altra parte del campo, con l’altra squadra. È stato a lungo della Roma, nella fiera virtuale delle chiacchiere e delle speranze, ma poi la Roma non l’ha più riportato a casa.

Stasera, con la maglia del Sassuolo, proverà in tutti i modi a farsi rimpiangere. Non per stizza, non per ansia di rivalsa, ma per dimostrare che il legame non si è ancora spezzato. Che forse un sistema per ritrovare la strada di casa c’è ancora. Ed è l’unico possibile. meritarlo sul campo.

Già, ma andate a spiegare a lui, che aveva sentito ardere il brivido della seduzione e poi si è ritrovato controvoglia in ritiro al Sassuolo: “Ci sono rimasto male – ha confessato Frattesi -, sono romanista e non sarei mai andato via da Trigoria. All’idea di tornare pensavo che avrei vinto la mia sfida, dimostrando che la Roma si era sbagliata a lasciarmi partire nel 2017. Il risultato è che in campo vedevo la brutta copia di me stesso. Mi stavo esponendo a una serie di brutte figure ed ero dispiaciuto per la società, per l’allenatore e per i compagni. Ho ripensato a mio nonno Carmine che scriveva le mie pagelle quando ero piccolo e mi è venuto il magone. Allora sono ripartito“. Finora ha segnato 4 reti in campionato, 3 delle quali al Mapei Stadium.

 

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