Fonseca picchia: “In Italia il metro arbitrale non è lo stesso per tutti. E alla squadra parlo solo io”

Ne ha un po’ per tutti. Ma con la sua solita eleganza, con il solito modo di dire le cose. Diretto e trasparente, ma senza mai trascendere nei toni e nelle sfumature. Ieri in conferenza stampa Paulo Fonseca ha messo i puntini sulle “i” su tanti aspetti, iniziando dalla questione arbitrale: “Contro il Sassuolo non abbiamo perso per questo, ma francamente per me è difficile capire il motivo di tanti cartellini gialli. Una cosa però l’ho capita, qui in Italia il metro di arbitraggio non è uguale per tutte le squadre“. Il secondo passaggio chiave è quello su Petrachi e la sua sortita negli spogliatoi di Reggio durante l’intervallo: “Non parlo di ciò che succede nello spogliatoio, ma ribadisco che sono sempre io a parlare ai miei giocatori. Fatto chiarezza su questo, aggiungo che però qui siamo tutti insieme: squadra, allenatore e società. Abbiamo perso, ma serve equilibrio, senza fare drammi“. Poi il discorso è scivolato sulla conversazione con Dzeko: “Penso di aver dimostrato che non sono uno che mente. Dzeko mi ha semplicemente detto di non parlare ancora con l’arbitro, che non sarebbe servito a nulla, niente di più. Se non voglio trattare un argomento non ne parlo, ma se lo affronto non mento mai“. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

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