Fonseca, il motore è ibrido

L’equilibrio di Fonseca è nel senso delle misure. La Roma di Lecce ha dato la sensazione di essere una squadra solida, al di là dell’imbattibilità finalmente raggiunta da Pau Lopez. È il merito è anche degli aggiustamenti dell’allenatore, che ha impostato la squadra con quella che Spalletti chiamava la difesa a “tre e mezzo”. Quando attacca imposta a tre, con Florenzi basso, quando difende ritorna a quattro. La freschezza atletica di Kluivert aiuta la squadra a ricompattarsi all’indietro in un 4-5-1 nel quale Veretout si allarga a sinistra per coprire i vuoti lasciati da Mkhitaryan e Pellegrini arretra quasi sulla linea dei mediani per rinforzare la testuggine. Insomma, il famoso 4-2-3-1 esiste ancora, ma solo come riferimento statico. Lo scrive il Corriere dello Sport.

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