Florenzi: “La nascita di mia figlia l’avvenimento più importante della mia vita. Per il ruolo sono a disposizione del mister. La squadra viene prima di tutto, non è uno slogan, l’abbiamo dimostrato” – FOTO

candreva florenzi italia

Seconda conferenza stampa per gli azzurri in quel di Montpellier. Oggi intervengono Alessandro Florenzi e Antonio Candreva che risponderanno alle domande dei giornalisti. Queste le parole del giallorosso:

La nascita della prima figlia?
“Scusate per la voce, l’ho lasciata in panchina. Sono più tranquillo. È stato l’avvenimento più importante della mia vita, è una cosa che ti cambia veramente il modo di pensare, sono orgoglioso di aver dato vita a questa creatura che migliorerà le nostre vite”.

L’esterno sinistro è un ruolo che ti calza bene?
“Nei 5 di centrocampo, riesco a interpretare il ruolo nella maniera che vuole il mister. Riesco ad attaccare l’uomo, non ci sono problemi, sto a disposizione del mister”.

La Svezia teme l’Italia secondo un sondaggio…
“La storia parla da sé, quando giochiamo contro la Juventus, Chiellini è uno che non le manda a dire, averlo come compagno di squadra fa piacere, magari non siamo quelli che ci hanno detto prima dell’Europeo, che eravamo scarsi, che non passavamo il girone… in molti si sono rimangiati le parole. Solo fatti, parole agli altri”.

La squadra prima di tutto?
“Il fatto che la squadra venga prima di tutto è un concetto che porto sempre con me, non è uno slogan, lo si è visto dall’esultanza”.

L’Italia sembra un grande gruppo: a cosa è dovuto questo affiatamento?
“Il nostro affiatamento è merito soprattutto di Conte. Siamo un’entità unica, coi fatti supportiamo le parole dette”.

Ti aspetti di giocare contro la Svezia? Scegli spesso Ibrahimovic alla Playstation?
“Sono a disposizione del mister dal 18 di maggio. Se prendo Ibrahimovic alla Playstation? La Playstation lascia il tempo che trova”.

Hai parlato di mercato con Nainggolan prima del match di lunedì?
“Gli ho fatto solo l’in bocca al lupo per la partita e gli ho detto che mi era mancato”.

L’Italia è la squadra che corre di più: perché?
“Quando si corre per lo stesso obiettivo, non si fa fatica, per questo corriamo tanto e speriamo che duri per altre partite”.

Un giudizio sull’Irlanda?
“Ha corso, ha pressato, per una fetta di partita ha dato problemi contro la Svezia. Noi abbiamo vinto due gol di scarto, non ci sono state troppe partite con ampi divari, sono state tutte gare tirate”.

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