Florenzi: “Dalla Primavera alla Nazionale con umiltà. E mio padre mi riprendeva anche quando giocavo bene”

Il canale ufficiale giallorosso, Roma Channel, ha intervistato Alessandro Florenzi. Il giovane centrocampista, fresco di esordio con la Nazionale maggiore, ha raccontato ai tifosi le sensazioni della prima con l’Italia di Prandelli e commentato il momento attuale della squadra di Zeman, passando per i ricordi dei tempi della Primavera:

ITALIA“Il debutto con la maglia della Nazionale è stata un’emozione unica: è il sogno nel cassetto di tutti i calciatori. Il passaggio dalla Primavera all’Italia? Non è stato facile, ma con l’aiuto dei miei genitori e con molta abnegazione al lavoro si riesce a fare molto, sto cercando di mantenere la mia umiltà. Adesso sicuramente fa piacere quando ti fermano per una foto o un autografo, prima magari non succedeva ed era tutto più tranquillo”.

FAMIGLIA“Mio padre non era quasi mai contento delle mie partite? Quando sentivo di aver giocato bene sottolineava sempre  le cose che sbagliavo. Ma qualche volta è stato bravo a dirmi di aver fatto cose buone, quando avevo sbagliato. Un aneddoto: avevo sbagliato qualcosa, non ricordo se un gol o un passaggio facile, e ha cominciato a dirmi cose che qui non posso ripetere. Un signore gli fa: ‘Ma come ti permetti di parlare così di lui?’. E lui gli fa: ‘Sono il padre, ma che vuoi? Avrò il diritto di prendere a parolacce mio figlio…’. Poi si sono messi a ridere e scherzare”.

DERBY“Come Francesco e Daniele sento questa maglia fortemente, quando giochi hai una spinta in più. Con la Lazio ero teso, lo devo ammettere. Potevo dare di più, ma ognuno lo sente in modo particolare. Di Daniele ho pensato solo cose buone; lui più di me e di tutti sente il derby, non abbiamo perso per colpa della sua espulsione. I nostri risultati? Non è un fatto psicologico, penso sia un fatto di concentrazione, in alcune partite facciamo una mezz’ora buona e poi ci blocchiamo”.

A. DE ROSSI E ZEMAN“Con mister De Rossi ho condiviso tre anni straordinari. Mi ha fatto crescere a livello umano. Gli devo molto. Zeman? Parla poco ma sa dire le cose giuste al momento giusto, per stimolarti e farti dare il meglio. Non mi aspettavo tutto questo minutaggio”.

TIFOSI“Ci stanno sostenendo in tutto e per tutto. Lo abbiamo visto anche nel derby, perdevamo 3-1 e loro cantavano sotto l’acquazzone. Queste cose, almeno noi giocatori, non le dimentichiamo sicuramente. Dico loro che ci metteremo tanto impegno per meritare questa maglia”.

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