Il Romanista – Tanti dubbi, una certezza: vincere

Oggi alle 11.30 racconterà la sua verità sul caso Osvaldo. Ma Luis Enrique spera di chiudere subito un argomento che per lui, già da domenica, è archiviato. In questa settimana il suo unico pensiero è stato, come sempre stando alle sue parole, il campo. E quindi la partita contro la Fiorentina di domani. In questa settimana di allenamento ha mischiato le carte, ha provato assetti diversi in tutti i reparti, ha fatto allenare la squadra sulle palle inattive, si è dedicato al solito possesso palla con cross dal fondo e conclusioni a rete. Che, almeno a Trigoria, sono tante e pure belle. In partita, invece, la Roma ha messo in mostra ancora tanti limiti sottoporta.

La speranza è che da domani le cose cambino e magari il rientro di Totti potrebbe essere l’occasione giusta visto che il Capitano, tra le altre cose, non segna dal 22 maggio. Francesco però non è sicuro di una maglia da titolare e con lui gli altri attaccanti. Sembra strano non solo a dirlo, ma anche a pensarlo, eppure è così: dei quattro attaccanti a disposizione di Luis Enrique (più Caprari) nessuno sa con certezza se al Franchi partirà dal primo minuto. Ieri l’allenatore ha provato Borriello con Lamela e Bojan, il che significherebbe una nuova panchina per Totti dopo quella contro il Lecce. Più probabile che sia Francesco a partire dall’inizio insieme all’argentino (per cui c’è però chi pronostica una sorta di panchina “punitiva” dopo i fatti di Udine) e allo spagnolo, con Pjanic dirottato – di nuovo – sulla linea dei centrocampisti. A Udine Greco non è andato benissimo e quindi Luis Enrique sta pensando di riproporre il trio che tanto bene aveva fatto prima della trasferta del Friuli e cioè quello formato dal bosniaco, da Gago – diffidati, dovranno essere attentissimi ai cartellini gialli – e da De Rossi.

L’idea di Daniele al centro della difesa sembra al momento una possibilità remota anche perché di fatto, quando la Roma è in possesso palla, lui scala sempre sulla linea dei due centrali. Contro Gilardino e Jovetic quindi se la vedranno Juan e Heinze. Cassetti, che ieri si è allenato a parte, sembra fuori di giochi e viste le assenze di Burdisso e Kjaer le scelte sono obbligate. Diversa è invece la situazione sugli esterni: a destra, con Rosi che ancora non sta benissimo, dovrebbe giocare uno tra Perrotta e Taddei. Probabile poi che Luis Enrique decida di convocare il giovane francese Nego, che De Rossi non ha chiamato per la partita della Primavera contro il Bari. A sinistra ci sarà uno tra José Angel, un altro di quelli che a Udine ha deluso, e lo stesso Taddei, con quest’ultimo favorito visto che, rispetto allo spagnolo, al momento fornisce garanzie più ampie.
Il Romanista – Chiara Zucchelli

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