Figuraccia Roma. Il Bodo dilaga, Mou crolla 6-1: “È colpa mia, ma la rosa…”

La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Se la Roma dei Friedkin e di Mourinho voleva entrare nella storia, si può dire che l’abbiano già fatto. Peccato, però, che per il momento abbiano scelto la porta sbagliata, perché il 6-1 rimediato contro i norvegesi del Bodo Glimt -218esimi nel ranking Uefa- ha un peso maggiore persino del 7-1 rimediato contro il Manchester United o il Bayern Monaco.

In una modesta Conference League i giallorossi perdono il primato del girone, rischiando di andare ai playoff, mentre lo Special One inchioda la rosa ai suoi limiti: “Il Bodo è più forte della Roma scesa in campo“. Secondo i valori di mercato, i titolari dei norvegesi arrivano a fatica a 6,5 milioni, mentre l’undici di partenza dei giallorossi di ieri assumerebbe un valore virtuale di 111 milioni. A fine partita i 400 eroici tifosi andati sopra il Circolo Polare Artico per sostenere la squadra l’hanno “respinta”: Pellegrini voleva dare la maglia, ma non l’hanno voluta, sono rimasti a parlare con il capitano che alla fine si è scusato.

Non ha quasi senso parlare di Botheim, Solbakken, Berg o Pellegrino, apparsi fenomeni. Sarebbe ingeneroso prendersela solo con i vari Reynolds, Kumbulla, Calafiori, Villar, Darboe, Diawara, Mayoral. La Roma è parsa imbelle, e persino ai livelli di Conference non è possibile permetterselo. Logico che la proprietà sia rimasta basita dal k.o., basti dire che in carriera Mourinho non aveva mai subito sei gol in una partita. “È tutta colpa mia, volevo dare opportunità a chi non gioca tanto e, per la rosa che abbiamo, far riposare chi è sempre in campo. Se potessi giocare sempre con gli stessi lo farei, ma è un gran rischio. Sapevo i nostri limiti, ma mi aspettevo una risposta migliore. Una sconfitta del genere lascia ferite. Ai Friedkin ho già parlato, serve qualità. Contro il Napoli giocheremo avendo sulle spalle il peso di una sconfitta storica“. 

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