Figc, il merchandising attira più all’estero: l’84% dei prodotti venduti oltre confine, boom in USA (22%)

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Il Sole24Ore (M. Bellinazzo) – Nonostante una situazione critica in ambito finanziario e patrimoniale, il calcio italiano continua a mantenere un ruolo da assoluto protagonista all’interno del movimento sportivo nazionale: il calcio, infatti, incide da solo per oltre il 25% del nomerò complessivo di atleti tesserati per le 45 Federazioni Sportive Nazionali affiliate al CONI, per circa il 23% del totale delle società e per oltre il 30% del numero di ufficiali di gara.

Anche nell’analisi del contesto internazionale il calcio italiano rappresenta uno dei movimenti sportivi di maggior rilevanza: si posiziona infatti in Europa al quarto posto per numero di calciatori tesserati e di squadre affiliate, al secondo per numero di tecnici abilitati e al terzo in termini di forza arbitrale. Proprio la classe arbitrale rappresenta una delle eccellenze a livello internazionale: l’Italia è anche il Paese con il maggior numero di arbitri internazionali in Europa (36), nonché uno dei sistemi con il maggior numero di arbitri donne (1.693, solo la Germania ne conta di più), mentre il gruppo degli arbitri in attività è tra i più giovani in Europa (il 46% ha meno di 25 anni).

Da sottolineare, inoltre, il sempre più rilevante livello di internazionalizzazione delle Nazionali italiane: il 64% dei match disputati dalla Rappresentative Italiane nel 2013-14 è stato giocato all’estero; le principali nazioni di riferimento sono rappresentate da Inghilterra, con 13 partite, Spagna, Emirati Arabi e Belgio (9 match). Interessante anche il livello di penetrazione nel mercato internazionale sotto il profilo dei new media (circa il 60% dei follower sui profili Twitter ufficiali FIGC provengono dall’estero).

Sotto il profilo commerciale, infine nel 2014 l’84% delle vendite nette di merchandising ufficiale FIGC-PUMA sono state realizzate all’estero: i principali mercati sono rappresentati da Stati Uniti (22%), Francia (6%), Emirati Arabi (5%), Brasile, Germania, Messico e Regno Unito (4%).

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