Fiducia Pallotta

Corriere dello Sport (R.Maida) – Spunta il tipico minivan nero, si aprono le porte scorrevoli, i paparazzi preparano la macchina fotografica in mezzo a uno stuolo di curiosi che provano a imitare la mossa col telefonino: solo che dal furgoncino non scende James Pallotta ma Antonio Banderas, ospite dello stesso albergo che ospita da anni il presidente della Roma nelle sue incursioni italiane.

A RIPOSOPallotta ieri non era neppure a Roma, anche se era stato invitato al gala delle celebrità a Villa Madama. Ha deciso di concedersi qualche ora di relax dopo aver vissuto le emozioni del concerto delle star al Colosseo, per il quale aveva pagato circa 51.000 euro come da regolamento: la cosiddetta Celebrity Fight Night, dove la “lotta” è di beneficenza nella raccolta fondi organizzata dal tenore Andrea Bocelli, ha già assicurato alle diverse onlus individuate 18 milioni di euro. E altri ne arriveranno dopo la diretta televisiva su Rai1 dell’evento, prevista per venerdì prossimo. All’evento, oltre a Pallotta, hanno partecipato lo stesso Banderas, Sophia Loren e tanta altra bella gente, da Sharon Stone a Susan Sarandon, senza contare gli artisti della musica Steven Tyler, Elton John e Renato Zero.

PROGRAMMAAnche oggi Pallotta non ha fissato impegni istituzionali. E salvo sorprese non andrà nemmeno a Trigoria a salutare la squadra, che si sta preparando in vista del ritorno in Champions League. La sua domenica dovrebbe essere dedicata al riposo in una tenuta fuori Roma. Domani e martedì invece l’agenda è intensa: appuntamento alle 8.30 con tutti i manager (Gandini, Baldissoni, Danovaro, forse anche Monchi) per un ciclo di riunioni che serviranno a studiare nuove strategie nell’ambito del marketing e della comunicazione e a pianificare una serie di incontri di natura commerciale: la Roma è sempre in cerca del main sponsor, la scritta da sfoggiare sulle maglie, e si augura attraverso il nuovo direttore Danovaro di attrarre un brand capace di offrire tra i 13 e i 15 milioni all’anno, in linea con le analisi di mercato legate alle aziende del livello della Roma.

SODDISFAZIONE – Nelle prime riunioni a Piazza del Popolo, Pallotta ha chiesto anche un parere sulla situazione della squadra, commentando con rammarico la sconfitta contro l’Inter che già a caldo aveva giudicato ingiusta, vista la polemica sul Var, e ha auspicato una pronta reazione in campo internazionale, non dimenticando le recenti brutte figure contro Bayern, Barcellona e Porto, senza contare i fischi dei quali è stato testimone oculare alla fine di Roma-Bate Borisov, decisivo per il passaggio agli ottavi di finale ma sonoramente criticato dall’Olimpico. Stavolta invece Pallotta, che assisterà a Roma-Atletico dalla tribuna d’onore, si aspetta di ricevere applausi a prescindere dal risultato, perché è convinto che il lavoro di Eusebio Di Francesco sia destinato a funzionare alla perfezione nel medio termine per poi durare nel tempo. In questo senso è stato rassicurato sia dal consulente di fiducia, Franco Baldini, che da Monchi, l’uomo che materialmente chiamato Di Francesco a Trigoria.

SALUTINon sono stati invece previsti, almeno per ora, meeting legati allo stadio di Tor di Valle. L’iter burocratico ormai ha preso una piega per la quale non esiste la necessità di interventi personali. Pallotta resterà in Italia almeno fino a giovedì ma potrebbe trattenersi ancora per assistere anche a Roma-Verona.

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