Fidatevi di noi!

Corriere dello Sport (R.Maida) – L’esordio social è un appello al popolo. Nel giorno del suo ingresso su Twitter, che aveva pianificato già dall’estate, Eusebio Di Francesco si è rivolto direttamente ai tifosi, scrivendo un messaggio denso di passione in prospettiva di Roma-Qarabag: «Vogliamo vincere e cantare insieme. Martedì avremo bisogno di tutto il vostro sostegno per continuare questo emozionante cammino in Champions! Vi voglio tutti allo stadio, Forza Roma!».

ESEGESI – Le parole sono state scelte con cura. E il riferimento al motivo più caro alla Curva SudVoglio solo star con te, voglio vincere e cantar per te») è un catalizzatore di per sé potente. La partita con il Qarabag rappresenta la catapulta, l’apertura di credito verso un ottavo di finale da tutto esaurito. E’ impensabile però che domani l’Olimpico si riempia, perché fino a ieri il totale di spettatori si aggirava intorno ai 31.000 compresi gli abbonati per il girone e la diretta in chiaro su Mediaset non invoglia a comprare il biglietto e a prendere il freddo del Foro Italico, ma è la conferma di un allenatore sempre più centrale nel pianeta Roma.

UNITA’ – Di Francesco ha già raggiunto un obiettivo ideologico molto importante che a Spalletti era sfuggito: mettere tutti i tifosi d’accordo. Non volendo, con la guerra di posizione contro Totti, Spalletti aveva creato divisioni e malumori nella testa della gente, soprattutto la gente che va allo stadio e non quella che twitta a vanvera. Di Francesco invece ha portato sobriamente il popolo dalla sua parte, conquistandolo senza ruffianerie e senza concetti vuoti ma solo con la cultura del lavoro.

PRECEDENTI – La convocazione web di ieri mattina è una richiesta di fiducia che l’allenatore ha meritato sul campo, trascinando la Roma a 34 punti in 14 partite come non succedeva dalla partenza record di Rudi Garcia nel 2013. Ed è stato proprio Garcia l’ultimo comandante universalmente amato dai romanisti, almeno nella sua prima gestione, quella della «chiesa al centro del villaggio» e degli slogan ad effetto. Nel febbraio 2014, con la Roma saldamente al secondo posto e teoricamente ancora in corsa per lo scudetto, Garcia si rivolse ai tifosi chiedendo il loro appoggio: «Venite allo stadio e comportatevi bene, abbiamo bisogno di voi». Vent’anni prima, dalla Francia a Trastevere, era stato Carletto Mazzone a rivolgersi al pubblico in un periodo di gloria da allenatore della Roma: «In tempi passati, siccome bisogna parlare chiaro alla gente, avrei detto ai tifosi della Roma di stare a casa. Ma adesso è il momento di venirci a vedere, ce lo meritiamo». All’epoca internet aveva appena emesso qualche vagito, le parole si lanciavano solo attraverso i canali più classici. Ma furono egualmente incisive. Per Roma-Sampdoria 1-0, assist di Fonseca e gol di Balbo, all’Olimpico andarono in 63.925. Ed era solo la quinta giornata di campionato. Altri tempi, stesso amore.

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