Falcao: “Cara Roma, quanto mi manchi. Neymar in giallorosso è il mio sogno”

La Gazzetta dello Sport (M. Cannone) – Per tutti nella Capitale resta semplicemente l’ottavo Re di Roma. Anche ora che è confinato nel suo palazzo di Porto Alegre con la moglie e la figlia. Da lì Falcao ha parlato del suo passato in giallorosso: 40 anni fa il suo sbarco nella Capitale. Queste le sue parole:

Falcao, come vanno le cose al tempo del coronavirus?

Siamo tutti chiusi in casa, da un paio di settimane non esco per niente. Parlo tutti i giorni con i miei amici in Italia, di recente ho chiamato Sandro Bonvissuto. Ha scritto un libro (“La gioia fa parecchio rumore”, ndr) in cui in copertina ci sono io che esulto di spalle. Non cita mai il mio nome, ma il romanzo racconta in realtà proprio di me, parla di un personaggio che ha finito con cambiare tutto. Un po’ la storia della Roma, che prima non vinceva mai…

Se in Italia non si dovesse ripartire, sarebbe giusto assegnare lo scudetto alla Juventus?

Non so se sarebbe giusto, la Lazio è ad un solo punto… A differenza dell’Inghilterra, dove sarebbe invece giusto assegnarlo al Liverpool, visto il largo vantaggio che ha sulla seconda in classifica. Ma vedere il calcio italiano in Brasile ora è difficile, non ci sono molte partite in tv. E ho avuto poche occasioni per vedere la Roma.

Già, la Roma. Ad agosto saranno 40 anni dal suo sbarco nella Capitale.

Arrivai pensando che in Europa sarebbe stato diverso, mi aspettavo meno calore del Brasile. All’aeroporto pensavo di trovare qualche dirigente, due o tre giornalisti. E invece c’era un fiume di gente, tutta lì per abbracciarmi. Non perché era arrivato Falcao, ma la speranza di poter cambiare.

Lo scudetto poi arrivò nel 1982-83, dopo averlo sfiorato nel 1981.

Quello scudetto ci fu tolto, è diverso. Mi riferisco al gol regolare annullato a Turone in casa della Juventus. Ancora oggi non si sa che fuorigioco venne fischiato da Bergamo. Era l’arbitro di quella partita e, se non sbaglio, anche il designatore arbitrale ai tempi di Calciopoli. Una cosa molto triste. La Juve era uno squadrone, noi avevamo appena iniziato… Ma poco dopo la battemmo nella semifinale di Coppa Italia, prima di battere il Torino in finale.

Quale brasiliano si sente di consigliare alla Roma?

Neymar va bene? Scherzi a parte, se potessi vedere le partite della Roma avrei anche un’idea di cosa ha bisogno la squadra in questo momento.

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