Emery-Psg, futuro ancora da scrivere

Corriere Dello Sport (V.Clemente) – Sono tante, forse troppe, le voci che girano in queste settimane intorno ad Unai Emery, ma l’allenatore basco sa non ascoltarle anche perché di fronte a lui rimangono diversi appuntamenti importanti alla guida del Paris Saint Germain, tra uno scudetto non ancora definito (anche se altamente improbabile dopo la sconfitta a Nizza e la cavalcata del Monaco) e la finale di Coppa di Francia a fine maggio contro l’Angers. E’ chiaro che, per molti, la sua è stata una stagione in chiaroscuro, soprattutto per tutti coloro che si aspettavano che l’arrivo del tecnico basco mutasse di colpo l’anima della squadra parigina, invece il lavoro (spesso non riconosciuto a dovere) ha necessitato uno spazio di tempo più largo per essere digerito e ancora oggi i frutti non sono del tutto maturi.

Una situazione legata ovviamente alle stagioni pregresse e alle abitudini del Psg che dopo l’addio a Laurent Blanc, ma soprattutto a Zlatan Ibrahimovic, ha dovuto ricalibrare il colpo, ma che allo stesso tempo non è stato aiutato dal mercato estivo (figlio della dicotomia a livello aziendale tra Letang e Kluivert) lontano dalle necessità tattiche di Emery. In questo senso il futuro resta incerto e la stampa transalpina si divide nel dare fiducia o no, per una nuova stagione, al tecnico basco, anche se chi lo conosce bene, ovvero il suo biografo Romain Molina ha assicurato (in un’intervista a Ultimo Diez) che, proprio grazie alla relazione di fiducia che si è cementata nelle difficoltà tra Emery e Nasser Al Khelaifi, difficilmente l’allenatore si dirigerà verso altri lidi, nonostante il corteggiamento serrato di diversi club europei. In questo senso, parlando di Monchi, Molina ha poi aggiunto che al Psg alcuni temevano l’arrivo del rigido ds.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti