El Shaarawy-Roma. Preziosi: «Perotti? Niente di fissato»

Perotti

Il Secolo XIX –  Il dribbling è arte da prestigiatore, ma non dà l’ubiquità. E per fortuna, potrebbero dire i tifosi del Genoa. Diego Perotti già dato due volte in settimana a Roma a sostenere le visite mediche con i giallorossi: se non altro, è a Verona e domani giocherà al Bentegodi, in maglia rossoblù. Da lunedì, la telenovela ripartirà. Tuttavia, con qualche ulteriore chance che il Diez possa infine rimanere, a far splendere il tridente a cui si sono aggiunti già Suso e Cerci (ieri ufficializzato l’arrivo in prestito) e si vuole aggiungere pure un vice-Pavoletti (nuovi contatti per Floro Flores, ieri, con il Sassuolo, per ora permangono delle difficoltà: trasferimento definitivo e ambizione di un posto; Borriello sullo sfondo o altre opzioni più giovani). Sulla questione Perotti, ieri Preziosi ha detto la sua, sulle presunte visite mediche “prenotate”: «Allora, le dico che domenica Perotti gioca a Verona con la maglia del Genoa, poi lunedì è un altro giorno. Il resto sono solo cavolate e basta, di programmato non c’è niente». Ovvero quanto già aveva affermato martedì al Signorini, quando aveva avuto anche il faccia a faccia con l’argentino, a cui ha dato la disponibilità a trattenerlo. Da allora, Perotti si è allenato sorridente a Pegli. Da allora, la Roma non ha chiamato il Genoa per riallacciare il filo della trattativa (che comunque aveva già raggiunto un punto avanzato, sia con il giocatore che per il trasferimento da 12 milioni complessivi).

Mentre i capitolini, appena saputo dell’avance di giovedì del Grifone col Milan per avere El Shaarawy proprio per sostituire Perotti in caso di partenza, ieri si sono precipitati a chiudere per il savonese (intesa su 2 milioni di prestito oneroso e diritto di riscatto a 13, possibili visite mediche lunedì). Con effetto che può essere duplice: da un lato, un gradino in più per le chance che Perotti rimanga al Genoa; dall’altro, un uomo in meno, appetito come ElSha, qualora Perotti partisse comunque (più di prima qui pesa, oltre alle preferenze espresse da Spalletti, pure quanto può accadere sull’asse GervinhoCina). E quindi problema di sostituzione all’altezza di Diego, per rendimento e poesia calcistica. Questione romantica e tecnica. Che però deve inevitabilmente fare i conti con gli equilibri economici. E dunque permanenza che parrebbe sostenibile secondo quanto la società di Villa Rostan ha comunicato ieri: «Il Genoa ribadisce soddisfazione per il positivo trend relativo all’andamento finanziario, in linea con il budget previsionale. La società conferma di avere le risorse per assolvere ogni esigenza gestionale, senza dover ricorrere a eventuali investitori esterni». Riferimento anche alla trattativa con Giovanni Calabrò, per la quale da entrambe le parti non sono state segnalate novità. Poi, entrano in gioco anche altri fattori, con spinte a cui dovranno provare a resistere tanto Genoa quanto Perotti.

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