El Shaarawy in stile Altafini

Corriere dello Sport (G. Marota) – Una vita da Faraone, una stagione da gregario. Stephan El Shaarawy ha cambiato pelle e l’ha fatto senza alzare la cresta, con l‘umiltà dei grandi – apprezzatissima da Mourinho -e la voglia di mettersi in discussione all’alba di una stagione in cui la concorrenza interna toccherà livelli altissimi.

Con l’arrivo di Dybala, in attesa di qualche uscita sul mercato, sulla trequarti giallorossa ci sono attualmente due posti per cinque calciatori; che diventano 6 aggiungendo pure capitan Lorenzo Pellegrini, utilizzato ormai come centrocampista puro nel 3-4-2-1 per non dover sacrificare nessuna stella sull’altare dell’equilibrio tattico.

Nell’amichevole del 7 agosto all’Olimpico contro lo Shakhtar, ElSha ha confezionato due assist per i compagni in poco più di mezz’ora; a Salerno, nella prima di campionato, è stato lanciato nella mischia da Mourinho per giocare gli ultimi istanti della gara e l’ha fatto con uno spirito da guerriero, sacrificandosi in fase difensiva. Due segnali incoraggianti nell’ottica della sua permanenza in quella che, contratto alla mano, sarebbe l’ultima stagione capitolina.

 

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