Corriere dello Sport Roma (R. Maida) – Per chi non crede alle strettoie del destino: sapete dove Leandro Paredes ha segnato il suo primo gol in Serie A? Esatto, proprio a Cagliari, per precisione a una cinquantina di metri dalla Domus in cui si è esibito domenica, cioè nel vecchio rudere che una volta si chiamava Sant’Elia. Era anche in quel caso un giorno 8, ma di febbraio. Paredes aveva appena vent’anni e subentrò nel finale al serbo Liajic.
Otto anni e mezzo dopo, Paredes è tornato nello stesso piazzale da calciatore milionario e da campione del mondo. E forse si è ricordato di quando, da giovane intimidito appena legittimato a frequentare la prima squadra dove furoreggiavano Pjanic, Nainggolan, Keita, oltre ovviamente all’amico con il “suo” numero 16 De Rossi,
aveva conosciuto quell’improvviso momento di felicità.
Sarà un caso ma a Cagliari ha giocato la prima grande partita da quando è tornato alla Roma. Dopo aver rischiato l’espulsione per un fallo molto duro su Nandez, Paredes ha recuperato il pallone che ha avviato l’azione dell’1-0, ha scoccato la freccia verticale che ha innescato Belotti per il terzo gol e
infine ha estratto dal repertorio un assist strepitoso di prima intenzione per Lukaku che ha arrotondato il punteggio sotto gli occhi estasiati dei tifosi romanisti.