Corriere dello Sport (R.Maida) – La Roma attacca al sei per cento. Di Francesco si infuria, i giocatori si interrogano, la società constata: i gol sono sempre pochi, specialmente in rapporto alle occasioni create: soltanto l’Inter, che infatti non ha mai vinto, si comporta appena peggio. Ma se consideriamo il rendimento delle 23 giornate, ci rendiamo conto che la Roma non ha un passo offensivo da Champions League: ha l’ottavo attacco del campionato, al pari di Atalanta e Torino, e in termini di efficienza realizzativa è addirittura tredicesima in classifica (poco più dell’11%).
TENTATIVI – Non tutti i tiri pesano allo stesso modo, naturalmente. E così il numero globale di tentativi, che sono 413 in 23 partite alla media di 18 per volta, potrebbero essere un’indicazione parziale del problema: se un calciatore prova la conclusione da centrocampo, ha evidentemente meno possibilità di segnare rispetto al collega che tira da dieci metri. Ma la Roma è in testa sia alla classifica assoluta dei tiri verso la porta, sia in testa alla classifica dei tiri partiti dentro alle aree di rigore avversarie. Sono addirittura 187 in 23 giornate, 7 in più del Napoli e 27 in più della Juventus. La media è di 8 a partita, un’enormità, che è stata rispettata con precisione domenica a Verona.
IMPRECISIONE – Manca la mira, evidentemente. Perché se nell’analisi entrano soltanto i tiri nello specchio della porta, la Roma scende al quarto posto (127) dietro alle due davanti e al Milan. Significa che la Roma sbaglia spesso davanti al portiere, senza centrare il bersaglio oppure senza riuscire a superare il portiere di turno. Torna in mente la partita del 10 dicembre contro l’altra veronese, il Chievo, finita 0-0: Sorrentino fece 8 parate evitando la sconfitta ma anche in quel caso la Roma effettuò 12 tiri fuori dallo specchio.
PALI – C’è anche una componente di sfortuna di cui tenere conto. La Roma guida anche la classifica dei legni colpiti, che sono 14: uno in più di Juventus e Inter. Ma non bastano a spiegare la mancanza di cinismo. Anche nelle partite giocate peggio, come le recenti sconfitte contro Atalanta e Sampdoria, la Roma ha avuto diverse occasioni da gol: 5 tiri nello specchio e 8 dentro l’area nel primo caso, 8 tiri nello specchio e addirittura 14 dentro l’area nel secondo. In tutto, nelle due partite, è arrivata soltanto la rete inutile di Dzeko, che è l’emblema del momento di “bassa” realizzativa: ha segnato solo 3 gol nelle ultime 17 giornate.