Dybala in tribuna: solo strategie di Mourinho?

La Repubblica (P. Torri) – Mistero Dybala. Che, a poco più di una settimana da un appuntamento ungherese che è pure inutile stare qui a sottolinearlo, una certa ansia crescente (eufemismo) nel mondo romanista la sta provocando. Perché sarà pure banale dirlo, ma c’è una Roma con Dybala e una senza. Il mistero si è infittito nel momento in cui sono state ufficializzate le formazioni per la sfida contro la Salernitana perché il nome dell’argentino non c’era proprio, per lui ancora tribuna. Sorpresa generale.

Anche perché nella serata di domenica, persone vicinissime al giocatore, avevano fatto sapere che non solo avrebbe giocato, ma che lo avrebbe fatto dal fischio iniziale. E invece ancora tribuna. Con Mourinho che ha pensato bene di alimentare a dismisura l’ansia romanista dichiarando di essere pessimista sulla possibilità di vedere l’argentino in campo a Budapest.

Alla luce di tutto questo, qualcuno sta raccontando una bugia. L’entourage del giocatore, ma non si capisce bene perché dovrebbe farlo, oppure proprio lo Special One in una sorta di gigantesca pretattica? Magari, supponiamo noi, il tecnico in queste partite ha deciso di non voler correre nessun rischio, fregandosene pure del fatto che fargli mettere un po’ di minuti nelle gambe gli avrebbe fatto soltanto bene. Meglio, invece, non rischiare nulla, anche se da quel 24 aprile a Bergamo, l’argentino ha giocato solo 31 minuti complessivi.

Quindi? Noi non vogliamo credere alle presunte bugie dell’entourage dell’argentino. Semmai crediamo alla pretattica di quel fuoriclasse che è Mourinho quando c’è da preparare una sfida che mette in palio un trofeo, e che trofeo in questo caso. Per questo siamo convinti, forse pure per far diminuire l’ansia, che il 31 il nome di Dybala nella lista ci sarà.

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