Il Messaggero (A.Angeloni) – Paulo Dybala, sostiene José Mourinho, ha forse venti o trenta minuti nelle gambe. Pochi. La Joya spinge, Mourinho frena ma è tentato, molto tentato. Perché giocare una partita così senza il suo migliore calciatore è difficile, ma pensare di perderlo subito o non averlo al meglio sarebbe deleterio. Paulo si è allenato anche ieri, ma giocava da fermo, calciava non benissimo e spesso si toccava la caviglia. Non ha provato nemmeno le punizioni. O siamo alle prove teatrali, nel pieno della finzione, oppure Paulo ha davvero pochi minuti nelle gambe.

Lui è il vero intrigo della vigilia, tra pretattica e questioni vere di salute, più che altro di condizione fisica. El Shaarawy, al contrario, è in palla e lo si è visto anche a Firenze. La classe di Paulo o ElSha sarebbe messa a disposizione di Abraham, centravanti scelto per l’occasione. Magari non vedremo la Roma di Leverkusen, ma di sicuro sarà una squadra solida, compatta, pronta a fare male in ripartenza.

Per questa partita, José ha un po’ tutti a disposizione e non tutti però stanno bene, al cento per cento. Non solo Dybala. Wijnaldum è un altro calciatore che ha dimostrato di non essere ancora entrato in condizioni fisiche ottimali e non è escluso che anche lui possa fare parte di quella “seconda squadra utile a partita iniziata”.