Dries, due gol veri e una pipì virtuale scatenano le polemiche

La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – «Bau, sono Juliette e voglio ringraziare il mio padroncino per la dedica. Certo, credo che abbia fatto diventare idrofobi parecchi tifosi della Roma, ma vi assicuro che non io ho niente a che fare con tutti i fotomontaggi che abbaiano sul web. Noi cani siamo persone serie». Che dite? Sarebbe bello se la cagnolina di Dries Mertens potesse parlare fugando ogni ombra, vero? Invece no, e così l’esultanza dell’attaccante del Napoli dopo il 1° gol diventa motivo di faide persino tra i vincitori.

DUBBIO PROVOCAZIONE – Il caso è scoppiato al minuto 25 del primo tempo, quando Mertens ha segnato la prima delle due reti che hanno deciso il match. il belga corre verso la bandierina portando l’indice verso il naso ad intimare silenzio, poi si mette a 4 zampe e mima di far pipì sulla bandierina, come peraltro Juliette non farebbe perché femmina. Gesto comunque non proprio oxfordiano, che in effetti scatena la rabbia di quello spicchio di Olimpico vicino a cui si è svolta la scena. Abbastanza per far sì che nel mondo giallorosso ci sia qualcuno che auspica l’intervento della Procura della Figc perché ravvisi gli estremi della provocazione, anche se negli ambienti federali c’è scetticismo in merito.

FINIDI, FELIPE E DANNY – In realtà, un’esultanza del genere si era già vista. L’ex ala della Nigeria George Finidi, infatti, durante il Mondiale 1994 segnò un gol alla Bulgaria ed esultò in questo modo. A emularlo, negli anni, ci hanno pensato anche Felipe Melo col Galatasaray e Danny con lo Zenit, ma buon per loro che in quei giorni i fotomontaggi sui social fossero prima sogni e poi non così virali. La pipì virtuale di Mertens infatti, oltre a far arrabbiare i giallorossi (al posto della bandierina qualche «gentleman» ha messo anche lo stemma della Roma), ha avuto l’effetto anche di dividere i napoletani. Motivo? Sembra che fra l’attaccante belga e il presidente De Laurentiis ci sia del gelo. Nonostante i 22 gol stagionali realizzati finora, il rinnovo di contratto (scadenza 2018) è ancora in «stand­by», tant’è che c’è chi almanacca sull’invito al silenzio fatto da Mertens dopo le reti e chi addirittura sostituisce la bandierina con la faccia del presidente. Villanie. Meglio restare sul concreto, con il sollievo univoco dei partenopei dopo che si è saputo come l’uscita dal campo del belga sia stato motivato solo da crampi. La sfida al Real, insomma, è salva.

ANSIA E CRAMPI – Tornando al caso, a stemperare un po’ ci pensa lo stesso Dries, che in serata posta una sua foto con Juliette al guinzaglio, con gli hashtag «#Forzanapolisempre; #Juliet; #FinidiGeorge». Tutto chiaro? Forse, anche perché la passione di Mertens per i cani è nota. Merito di sua moglie Kat – scherzi del destino – con cui in questi anni napoletani ha fatto spesso visita ai canili e lanciato anche appelli. Insomma, amore vero. Quello che ormai non esiste più fra Roma e Napoli, e se qualcuno avesse ancora avuto dei dubbi basterebbero i tanti cori giallorossi «O Vesuvio lavali col fuoco» a fugare qualsiasi dubbio. Morale: come sorprendersi se persino una bella partita finisce per essere il pretesto per un pomeriggio di un giorno da cani?

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