Doumbia: «A Roma quanti fischi: non torno»

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Il Tempo (E. Menghi) – Per contratto è un arrivederci, ma per Doumbia la Roma resterà solo un brutto ricordo. Non c’è futuro nella capitale per l’ivoriano bocciato all’esordio, sceso dall’aereo dopo i festeggiamenti per la vittoria della Coppa d’Africa e mandato subito in campo contro il Parma assieme al connazionale Gervinho, che pure sembrava il fantasma di se stesso. «Non riesco ad immaginare di tornare in Italia, anche se ho ancora 2 anni e mezzo di contratto: troveremo un accordo. I tifosi hanno iniziato a fischiarmi dalla prima partita e non si sono fermati fino alla mia partenza. Garcia mi ha fatto giocare appena tornato dall’Africa e probabilmente non ero pronto», parole di un tesserato della Roma pronunciate con un misto di delusione e rabbia a «Jeune Afrique».

Perché Doumbia sente di valere molto di più di quanto ha potuto dimostrare a pile scariche nella capitale. Per lui parla il curriculum, tra passato e presente al Cska Mosca: da quando ha rimesso piede in Russia si è totalmente ritrovato e tutti i romanisti incollati alla tv nelle notti di Champions se ne sono accorti, perché in questa edizione Seydou ha già segnato 5 gol (3 ai preliminari e 2 ai gironi) e ne ha fatti anche 4 in campionato. Il tutto in un mese e mezzo, con una media di 1 gol ogni 87 minuti.

In 13 partite e 4 mesi da giallorosso era riuscito a centrare la porta appena 2 volte. «Avevo lasciato la Russia – ha spiegato Doumbia – perché sentivo che era il momento di scoprire un altro campionato. Potevo andare in Inghilterra, ma ho scelto Roma perché l’allenatore è francese e ci gioca Gervinho. Ma non ha funzionato. Forse un giorno ritenterò la fortuna in un grande campionato europeo. Tornare a Mosca è stata la soluzione migliore anche per non perdere la Nazionale: in pratica è come se non me ne fossi mai andato, non è cambiato niente, o quasi». Ma Seydou potrebbe essere solo di passaggio, nonostante la formula del trasferimento studiata in estate dalla Roma con il giocatore preveda la possibilità di rinnovo del prestito al Cska fino a giugno.

Doumbia potrebbe infatti decidere di andare a giocare in Cina: a Pechino lo accoglierebbero a braccia aperte. E senza fischi.

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