Corriere dello Sport (E.Marini) – L’eroe, il salvatore, il pararigori. Sono solo alcuni dei soprannomi che Diego Alves si è guadagnato negli ultimi dieci anni difendendo la porta dell’Almeria prima e del Valencia poi, ma lui ha sempre cercato di essere modesto paragonando una parata a un passaggio ben riuscito. Ora sembra che il brasiliano abbia risvegliato l’interesse della Roma, e non solo per la difficile arte di intuire e parare i rigori. Nato a Rio de Janeiro, Alves ha debuttato nell’Atletico Mineiro e nonostante i 188 cm è un portiere agile con ottimi riflessi. Ma è in Spagna che è balzato agli onori delle cronache grazie ai 24 rigori parati sui 50 che gli hanno tirato in Liga. Un record mai visto che questa stagione si è chiuso con una parata a un Ronaldo che, contro l’estremo difensore verdeoro, è riuscito a segnare solo un rigore su quattro. Nell’ultima Liga Alves di rigori ne ha parati addirittura 6 su 8 (il 75%), di cui due in soli novanta minuti contro l’Atletico Madrid.
GLI INIZI – Arrivato dall’Atletico Mineiro nell’estate del 2007, Diego Alves nelle prime 13 giornate nell’Almeria collezionò 11 panchine e per due volte non fu nemmeno convocato. Ma contro il Siviglia stese gli avversari grazie alle sue parate. Il quotidiano spagnolo El Mundo lo definì: «Il vero eroe della partita». Una gara che un altro brasiliano, che di cognome fa sempre Alves, ma di nome Dani, macchiò con un’espulsione che permise all’Almeria di portare a casa i tre punti. Nonostante ciò, Emery la domenica successiva schierò nuovamente Cobeño tra i titolari, ma il portiere madrileno si fece espellere. La Dea Bendata aveva dato un’altra opportunità a Diego che da lì in poi conquistò la maglia da titolare a suon di parate, superando i 700 minuti senza incassare gol e l’Almeria terminò addirittura all’ottavo posto in classifca. Prima di traslocare a Valencia, il portiere brasiliano si tolse anche la soddisfazione di parare un rigore al Bernabéu a Ronaldo.
