I peccati della Sensi e lo stipedio di DiBenedetto

Con il senno del poi, forse, DiBenedetto avrebbe evitato di parlare così esplicitamente dei peccati della gestione-Sensi. In un’intervista a Bloomberg, pubblicata oggi, ma rilasciata la settimana scorsa, l’americano ha dichiarato apertamente che la Roma sta “pagando ora i peccati della vecchia gestione“. La frase si è trasformata in autogol, quando l’analista Andrea Sabatini ha posto l’accento sullo stipendio che verrà assegnato a DiBenedetto, “assimilabile a quello percepito da Rosella Sensi (1,1 milioni di euro)“. Ma i privilegi a carico della Roma, non finiscono qui: il Tycoon avrà diritto – secondo gli accordi scritti nello statuto della Di Benedetto AS Roma LLC (la società veicolo con qui gli americani hanno acquistato la loro quota) – “a un biglietto aereo mensile andata e ritorno per gli Stati Uniti, la scorta personale e/o un’automobile con autista“. Va detto che lo Zio Tom, per prendersi cura della magica, ha dovuto rinunciare ad alcuni dei suoi vecchi incarichi (con relativi stipendi). Inoltre, l’entità precisa dell’assegno verrà stabilita nella prossima assemblea dei soci: non è detto che l’americano arrivi a guadagnare tanto.
Anna Giulia Ruggeri

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