Di Francesco: “Non meritavamo questo risultato. Martedì c’è una gara per far vedere che non siamo quelli di oggi” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, al termine della gara contro la Spal ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Dopo il terzo cambio che modulo hai adottato? Pastore ha perso una palla senza rincorrere l’avversario…
Non dobbiamo fermarci mai, vale per tutti e non solamente per Pastore. Non credo sia quello che abbia determinato quello la sconfitta. Nel finale non avevo più cambi ed ho cercato ampiezza, ero avvelenato perché continuavano ad andare per vie centrali, buttando questa palla dentro. Questa cosa mi fa letteralmente incazzare, ho giocatori che hanno coscienza di quando una squadra è in dieci rimane stretta e si schiaccia in area. E’ impossibile entrare centralmente. E’ una cosa ripetuta per dodici-tredici minuti, potevamo andarla a riprendere. Abbiamo preso il gol per demerito nostro, dovevamo far gol e siamo mancati nel salto di qualità che non riusciamo a fare in maniera definitiva.

Come giudica la prestazione di Cristante?
Mi fate sempre domande legate ad un calciatore, che poteva fare qualcosa di diverso, per me ha fatto come tutti gli altri. Non l’ho sostituito per la prestazione individuale. L’ho sostituito per mettere un attaccante vicino a Dzeko, lui è bravo negli inserimenti ma ha fatto una gara al di sotto delle sue qualità.

Ci sono tanti giovani tutti insieme. Manca la qualità nell’ultima scelta?
Sì, siamo mancati totalmente in questo. Fino al gol abbiamo difeso bene, la squadra era corta, aggressiva, qualche passaggio si sbaglia, se sei schiacciato qualche errore puoi farlo. La squadra ha espresso ottimo calcio anche se in piccole situazioni non abbiamo sfruttato occasioni che avrebbero fatto la differenza. Nel secondo tempo alle prime difficoltà non siamo stati squadra. Luca Pellegrini ha fatto ottime cose mercoledì, secondo me il rigore non è nettissimo, ma è stato ingenuo per la mano sulla schiena. C’erano anche tante scelte obbligate e situazioni difficili. Per far crescere i ragazzi bisogna passare per queste situazioni.

Non si trova la svolta…
La crescita passa anche attraverso la continuità. Non state parlando del modulo no? Sennò diciamo le solite cazzate. Oggi si parla di atteggiamenti, determinazione sotto porta, cattiveria. Oggi per quella che era stata la gara la dobbiamo portare a casa, eravamo più forti e con la partita in mano. Non puoi permetterti di prendere un gol e non avere una reazione come si deve.

Troppi moduli oggi…
Non sai nemmeno quello che stai dicendo. Nel finale quando sono rimasti in 10 si fanno cambi differenti. Analizza la partita quando è vera. Cengiz è andato dietro la punta perché è più offensivo.

Questa Roma è lontana da quella che aveva pensato?
Può essere. Pastore è entrato negli ultimi minuti per un motivo, perché si è allenato giovedì dopo undici giorni. Viene da un infortunio ripetuto, non poteva giocare più di così facendo un allenamento leggero. Non ce l’ho con te, sennò diciamo le cose tanto per dire. Stiamo perdendo due a zero e metto un giocatore più offensivo alle spalle di Dzeko per dare più peso all’attacco, a volte l’ho fatto con Schick, perché non esiste un solo sistema, ci sono partite che vanno interpretate. Non avevo grandi soluzioni, poche offensive.

Che cosa ha funzionato nella costruzione nel primo tempo e poi si è perso?
Loro hanno cambiato qualcosa nel secondo tempo, mettendo Valoti molto aperto sull’esterno per mettere in difficoltà Florenzi. Se si sbaglia tanto, non si riesce a chiudere la mole che fai, gli altri prendono fiducia e perdi un po’ delle tue qualità. Il nostro salto di qualità passa da qui. La Juventus è più forte perché l’ha dimostrato, ma abbiamo una partita per rifarci: martedì contro il Cska per dimostrare che non siamo stati quelli di oggi nel secondo tempo.

DI FRANCESCO A SKY

Tanti temi, ne scelgo uno: la gestione dei momenti importanti. Avete perso le distanze. C’è un atteggiamento sbagliato nel gestire quel momento?
Più che il momento è nel calcio di rigore. Io ero contento di quello che la squadra aveva fatto nel primo tempo. Siamo mancati nell’ultimo passaggio, nella qualità del cross, nell’andare a chiudere con maggior determinazione il gol. Si vedeva però che la squadra aveva la partita in mano, prima del rigore la Spal non aveva mai calciato in porta. Significa che avevamo difeso bene, che eravamo rimasti alti. Nel secondo tempo siamo stati troppo frenetici e frettolosi. Dovevamo capire che loro erano in 10, mi fanno diventar matto su questa cosa qui, erano chiusi e stretti, con un uomo in più dovevamo essere più bravi a creare superiorità numerica sugli esterni e creare situazioni di vantaggio, invece insistendo con questa palla buttata, che non ha un senso, dai vita facile alla Spal che ha fatto la sua partita ma nel primo tempo avremmo sicuramente meritato. Quando si preparano le partite non si può sbagliare niente, anche nella preparazione o il giorno prima, sono un po’ arrabbiato perché voglio maggior attenzione e applicazione da parte di tutti.

Ha visto distrazione negli ultimi allenamenti?
Non distrazione, ma voglio che siano sul pezzo sempre. Per fortuna c’è una partita martedì per poter far rivedere che non siamo quelli di oggi o perlomeno quelli del secondo tempo. Nel primo tempo, come sviluppo e come qualità di giocate, siamo stati mancati nel concretizzare la grande mole di gioco fatta.

C’era una smorfia nelle immagini del rigore o ho visto male?
Sì. Luca (Pellegrini, ndr), che è un giocatore importante, è stato ingenuo, non so fino a che punto abbia toccato realmente Lazzari. E’ una dinamica veloce, anche se lui si appoggia un pochino credo che sia andato giù con molta velocità anche per il peso specifico del giocatore, ma con troppa facilità.

Avete recuperato diversi palloni in avanti, ma quando avete preso gol non c’è stata reazione…
Sono pienamente d’accordo, era quello a cui mi riferivo. E’ il fatto che si possa andar sotto anche meritando. Non meritavamo questo risultato perché abbiamo preso realmente un tiro in porta su rigore, ma il problema di fondo è che non ti devi abbattere ma devi continuare. Questa è una squadra che deve avere la capacità e la forza di poterlo fare. Magari siamo questi in questo momento, alla prime difficoltà non riusciamo a dare il meglio di noi, ma non deve accadere al nostro livello per la qualità dei giocatori che abbiamo. Abbiamo i giovani, è vero, ma vanno accompagnati in questo senso. Non siamo stati bravi nella gestione successiva della gara. Anche nell’andare a creare i presupposti: avevamo avuto l’occasione di Dzeko e poi abbiamo preso il 2-0. Dobbiamo continuare a giocare, la forza di questa squadra deve essere la continuità e il venir fuori dalle difficoltà. Deve essere il marchio di questa squadra che anche l’anno scorso nelle difficoltà è venuta fuori.

Cos’è successo nell’occasione di Dzeko? Sembrava scarico…
Chiedetelo a Edin (ride, ndr). Ha avuto delle occasioni importanti che non ha sfruttato al meglio. Nell’ultimo periodo ha fatto gol con grande facilità, oggi non è stato. Ha avuto l’opportunità anche di sinistro nel primo tempo dove poteva chiudere sicuramente meglio, ma dimostra di esserci sempre e di essere attaccante pericoloso. Oggi non è riuscito a fare gol ma mi auguro che possa riprendersi subito. Non possiamo basare il nostro modo di giocare su Edin, è un giocatore importante come tutto quello che gli gira intorno, doveva funzionare meglio e dovevamo avere maggiore lucidità nell’interpretare i momenti della gara.

Il gap tra una grande e una piccola squadra lo perdi se non metti in campo le qualità umane…
Non posso dirvi il contrario. E’ nelle difficoltà che noi dobbiamo batterci. Spesso capitava che sbagliavi la giocata e ti riallungavi, non deve accadere perché la nostra compattezza di squadra fa la differenza, nelle difficoltà non bisogna fermarsi. Ci sono tanti aspetti su cui bisogna lavorare. Forse siamo abituati che quando ci arriva della robaccia addosso tiriamo fuori qualcosa, invece nei momenti in cui la squadra sta anche bene abbassa un po’ la tensione. Tanti ragazzi non li ho avuti in questa settimana perché sono stati nella Nazionale, mi è mancato un po’ di lavoro nella la preparazione della gara. Per quello che ho visto all’inizio però i concetti c’erano. Però quando in campo non metti il desiderio, la cattiveria giusta per andare a fare determinate giocate poi ti viene tutto meno.

Dopo 9 partite i numeri indicano tendenze precise. Avete subito il doppio dei gol ed è il primo da palla inattiva, Manolas è imprescindibile?
Le situazioni di gol sono differenti per quanto riguarda Manolas. Anche a Bologna abbiamo perso con lui in campo, anche a Milano. Se voi vedete in quella posizione ci sono giocatori molto forti: sia Fazio sia Dzeko che sono ottimi saltatori. Dovevamo fare meglio, c’è anche la bravura degli altri a volte. La partita non l’abbiamo persa su questo angolo, ma sugli atteggiamenti, sulla crescita e sul non continuare a giocare come sappiamo fare. Invece se vedo che mi entra un giocatore e mi buttano la palla lunga o che ci stringiamo contro una squadra in dieci significa che non abbiamo capito niente.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Analisi?
Abbiamo fatto un ottimo primo tempo fino al gol loro, siamo stati poco lucidi in diverse situazioni offensive ma non lo siamo stati neanche nell’andare a chiudere diverse situazioni pericolose, alla lunga paghi. Non ti puoi permettere di avere un predominio come lo abbiamo avuto nel primo tempo e non concretizzare mai, poi con atteggiamenti e scelte sbagliate si paga. Questa squadra deve avere la forza di venirne fuori anche nelle difficoltà.

Si esce facilmente della partita…
Condivido anche se l’attenzione c’era. Nel primo tempo abbiamo concesso poco e niente. Fino al momento del gol subito la squadra mi è piaciuta tantissimo, per quella che era stata la preparazione alla gara. Però quando crei tante situazioni e non sei determinato, cinico e cattivo, alla lunga la paghi. Siamo usciti con troppa facilità dalla partita, ma credo sia questione di carattere e caratteristiche in cui siamo venuti meno.

Perché la squadra deve umiliarsi per avere una reazione?
E’ anche il mio pensiero. Quando fai 4 partite buone, arriva la quinta e vieni a mancare. Si deve crescere, ci sono tanti ragazzi giovani che magari vengono descritti come pronti, ma c’è un percorso di crescita e a volte si può pagare qualcosa durante questo percorso. Abbiamo la fortuna di avere presto un’altra partita, dove si può dimostrare che la squadra non è quella che si è smarrita nei concetti di gioco generali. Quando butti la palla sempre lunga e c’è solo Dzeko, ti rendi conto che non ci sei con la testa.

Pensi di rimodellare la squadra?
Mi viene da ridere perché viene fuori sempre quello che dico fuori dall’inizio. Vuol dire che qualcosa a questa squadra manca, il problema tattico non c’è. Se ci rivediamo tutti la partita, per vedere un tiro della Spal dobbiamo aspettare il rigore. Questo fa sorridere, poi vengono fuori altre caratteristiche perché vai sotto e devi avere gli occhi ancora più determinati per riprenderla. In questo momento non c’è questa capacità.

Sa dire perché? Come uscirne fuori?
Sono molto arrabbiato, non te lo aspetti. Devo approfondire questa cosa e venirne fuori, bisogna essere bravi a capire quello che accade. Purtroppo oggi c’è stata un’altra battuta di arresto, alla lunga viene meno la cosa che determina il risultato. Dobbiamo ripartire da piccoli atteggiamenti, vado a rivedere delle cose cercando di trasferirle a loro, senza preparare la gara in questo modo si va in difficoltà. È una fortuna avere una partita martedì.

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