Di Francesco scalda i tifosi sotto il diluvio

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Senza Totti (quanti incitamenti perl’ex capitano), senza i nazionali, con la pioggia a rovinare i piani in corsa. Insomma, una festa in tono minore rispetto agli anni scorsi, anche se forse a uno come Eusebio Di Francesco va bene così, lui che fa dell’umiltà una legge di vita. Ieri nella piazza principale di Pinzolo c’erano però «solo» 200 persone ad assistere alla presentazione ufficiale dei giallorossi. A rubare la scena ci ha provato proprio il tecnico, graffiando subito sul cuore dei tifosi: «Roma trasmette emozioni uniche. Non per essere ruffiano, ma il mio obiettivo è sempre stato allenare questa squadra e conquistare traguardi importanti. Il primo l’ho raggiunto, ora il secondo. E per riuscirci spero di vedere l’Olimpico pieno come nell’ultima occasione, col Genoa».

LA SERATA – Quella gara lì è valsa la Champions e l’ha decisa Perotti. Per bocca di Monchi, l’acquisto più difficile della sua storia. «È stato il gol più importante della mia carriera, importante per la Champions e per Totti», dice l’argentino. Che poi ha scherzato con Alisson sui rigori («Oramai l’ho capito – ­dice il portiere – ­Io? Spero di entrare presto nella storia della Roma») e che sul palco era al fianco di Monchi. Che per la prima volta ha parlato in italiano, spronando la gente: «Siete la nostra forza, l’importante sarà camminare insieme». E poi sul palco sono sfilati KarsdorpMi sento bene. Non vedo l’ora di iniziare»), Gonalons che si è scusato per l’Europa League («Mi farò perdonare, magari vincendo») e Florenzi: «Spero di aiutare presto la squadra. Alla gente dico di non dare giudizi affrettati, vedrete che faremo ottime cose». Chiusura con i brasiliani, la timidezza di GersonÈ il nostro miglior ballerino», dicono in coro) e i quiz ai tifosi: i trofei vinti da Monchi, i gol in giallorosso di Di Francesco e l’ultima rete di Florenzi.

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