Di Francesco: “Dovevamo essere più determinati. Siamo mancati nelle aggressioni, recuperando meno palloni”

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, è stato intervistato durante il post partita di Atletico-Roma 2-0. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO A MEDIASET

La miglior difesa italiana prende due gol da una squadra con problemi offensivi…
Non dimentichiamoci con chi abbiamo giocato, la qualità dei giocatori dell’Atletico. Una partita giocata veramente alla pari fino al gol loro. Siamo stati troppo imprecisi quando abbiamo recuperato palla, specialmente nel primo tempo. Credo 10-11 palloni nella loro metà campo e dovevamo essere più motivati nell’ultimo passaggio e andare a cercare il gol. Loro hanno creato pochino nel primo tempo tranne su calcio piazzato, nel secondo tempo ha vinto la squadra con più rabbia e cattiveria in quella fase della gara.

E’ una sconfitta che fa bene al processo di crescita dopo l’euforia derby?
L’euforia fa bene, la presunzione no, è quello che dobbiamo capire noi. Dobbiamo continuare a lavorare, fa parte di un processo di crescita. Se non si perde è meglio, però bisogna prendere le sconfitte in maniera intelligente, cercare di lavorarci sopra per capire gli errori. Dal mio punto di vista, tecnicamente per la squadra che siamo abbiamo sbagliato un po’ troppo, però sempre ricordandoci che davanti abbiamo una squadra che contro tutti fa fatica giocare. Tutte le squadre che affrontano l’Atletico fanno grande fatica. Oggi è stata dal punto di vista dell’equilibrio generale e dei numeri, tranne nel finale quando loro hanno fatto qualcosina in più quando siamo rimasti anche in dieci. Però la squadra ha dimostrato di potersela giocare alla grande e di avere anche ottima personalità nelle giocate.

Dzeko non segna da un mese…
Segnerà, cercando di mettersi ancora di più a disposizione della squadra, non pensando troppo al gol perché dal mio punto di vista più ci pensi e meglio è. Però è inevitabile che quando un attaccante non fa gol questo un pochino lo condiziona. Le situazioni ci sono state, nella prima mezz’ora abbiamo recuperato delle palle veramente importanti e delle situazioni di gioco pericolosa dove potevamo essere un pochino più precisi nell’ultima giocata. Questo non ha permesso a lui di avere tante occasioni.

La Roma può avere ancora margini di miglioramento in campionato e in coppa?
Io credo di sì. Al di là dei risultati, quando riesci a dare una mentalità a una squadra e riesci a essere aggressivo in un campo così difficile, recuperare palloni importanti, la qualità deve venire fuori perché i giocatori ce l’hanno e devono essere più precisi e lucidi nell’ultimo passaggio. Oggi siamo venuti a giocarsela alla grande sapendo che loro avevano una sola possibilità, vincere, l’hanno voluto più di noi. Dobbiamo capire che per crescere e diventare un pochino più grandi bisogna metterci un pizzico di cattiveria in più, non solo quando si difende ma anche quando si attacca.

Quando il risultato è negativo qualcuno commenterà il suo turnover. Come risponderà?
Con i risultati e con i fatti. Se fossimo venuti qua l’Atletico ci avesse messo sotto facendo la partita è un discorso, ma non è successo. In Italia ci basiamo solo sui risultati e non sulla prestazione. Siamo mancati nell’ultima mezz’ora dove dovevamo dare qualcosina in più quando loro avevano messo più attaccanti e cercavano il tutto per tutto. Non devo dare risposte a nessuno, penso a lavorare e dare ai miei giocatori la convinzione e la mentalità che hanno acquisito ma adesso non devono perdere.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

La Roma ha dimostrato di essere un’altra squadra rispetto a qualche mese fa. Il campo non è una giustificazione, non deve essere un alibi.

Poca ambizione di voler vincere?
No, non giochiamo mai per pareggiare, secondo me siamo mancati in cattiveria, se non fossi stato ambizioso avrei messo la mia squadra nella mia metà campo. Non mi sembra giusto, l’Atletico quando ha pareggiato col Qarabag non è stato ambizioso? Dobbiamo migliorare, essere più qualitativi, siamo mancati in lucidità nell’ultimo passaggio.

Džeko?
A volte si può fare qualcosa in più, ha avuto un tiro dal limite e altre situazioni, siamo mancati tutti in zona gol a essere determinati. Dispiace che non riesca a fare gol, più ci si pensa e meglio è. Dobbiamo parlare più della squadra, mi piace quando fa gol Edin ma mi interessa più il risultato.

Cambio di approccio? 
Ho risposto prima, tutti quanti a Roma avrebbero firmato per giocarsela all’ultima col Qarabag. Complicarsi la vita è fare una partita assurda, abbiamo fatto una partita alla pari, dire che ci siamo complicati la vita è troppo. Il calcio è fatto di tante situazioni, bisogna saper prendere vittoria e sconfitta allo stesso modo.

Pellegrini?
Sta crescendo tanto, anche se tecnicamente ha sbagliato tanto. Non è stato brillantissimo come in altre occasioni, è un giovane e può solo migliorare.

Possibilità dell’Atletico di qualificarsi?
Dipende da noi, anche se l’Atletico a Londra deve vincere. È giusto prenderci questa responsabilità. Mi auguro che abbia poche percentuali di passaggio.

Come giudica l’Atletico?
Difficile, chi si qualificherà avrà fatto meglio. L’Atletico ha giocatori di grandi qualità, ma per fortuna c’è il rischio che possa uscire.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Non si può intaccare quanto fatto…
Sapevamo che non era facile, per 70 minuti abbiamo fatto bene dal punto di vista del desiderio. Abbiamo recuperato diversi palloni senza però sfruttarli nell’altra metà campo. Oggi siamo mancati nella qualità dell’ultimo passaggio e nella determinazione nel fare gol.

Troppa euforia post derby? Come se l’è giocata la squadra?
Con la stessa mentalità e le stesse idee, come ho detto dovevamo mettere più qualità. Quando si deve far male si deve far male, non siamo stati cinici nel chiudere le situazioni create. Poi abbiamo preso gol in una situazione particolare, noi abbiamo colto un palo anche se non voluto. Nel primo tempo ci sono state più chance per far male all’Atletico.

Cosa è mancato nella ripresa?
Quando si prende gol a 20 minuti dalla fine e rimani in 10 sei ovviamente meno decisivo. Siamo mancati nelle aggressioni, recuperando meno palloni. Loro volevano la vittoria a tutti i costi, e stasera credo abbia vinto la squadra che voleva più la vittoria, questo bisogna dirlo. Noi siamo usciti dal punto di vista fisico e mentale dalla partita.

Non si doveva sfruttare di più la corsia di Perotti?
Si, l’abbiamo fatto nel primo tempo, Diego è stato poco lucido nel cross finale o nell’uno contro uno come in altre occasioni. Le situazioni più pericolose sono state create lì, con tante palle recuperate. La prima mezz’ora ci sono stati momenti importanti per noi, noi abbiamo fatto di più nei primi 45 minuti. Nella ripresa loro hanno voluto di più la vittoria, specie dopo il vantaggio.

Stanchezza fisica o altro?
Sicuramente c’entra, se rimani lungo come spesso è successo anche quando recuperavi palla bisognava avere qualità se no accadeva il contrario, noi abbiamo qualità e mi dà fastidio il fatto di non averla cercata. Nel secondo tempo ci siamo allungati troppo e non ci orientavamo nelle posizioni. Prendendo il gol a 20 minuti dalla fine si ha una sensazione differenze, poi è stato espulso in maniera ingiusta Peres, ero lì davanti.

Possiamo ancora arrivare primi…
Dico sempre che avremmo pagato per stare in questa situazione, noi eravamo venuti qua per qualificarci ma credo che la Roma vista oggi e con l’Atletico all’andata sottolinea la differenza che c’è al nostro interno, bisogna fare questo con continuità. Anche Simeone ha fatto turnover, sto giro ha avuto ragione lui.

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