Di Francesco: “Non mi basta”

Corriere dello Sport (R.Maida) – Fa meno caldo che a Roma e questo, come Monchi potrà confermare, è abbastanza insolito per una città che in estate si spinge su picchi di afa insopportabili. La serata è anzi persino gradevole, tra i bar che costeggiano il fiume Guadalquivir e il viavai dei giovani sulla piazza di San Francesco. Il meteo è una notizia positiva per Eusebio Di Francesco che stasera a Siviglia scriverà il suo numero zero da allenatore della Roma, in vista dell’esordio ufficiale di domenica 20 contro l’Atalanta. Certo, fra tre giorni la squadra si esibirà anche allo stadio Bailados di Vigo. Ma è questa l’amichevole in cui Di Francesco testerà la squadra più vicina a quella reale, aspettando progressi sul piano del gioco dopo i test americani.

IL LUOGO – Contro la Juventus, a Boston, la Roma era stata piuttosto compatta ed equilibrata ma poco brillante nella manovra. «Ci è mancata la verticalità, soprattutto nel primo tempo» ricorda Di Francesco che chiede ai suoi giocatori un atteggiamento più intraprendente al Sanchez Pizjuan, lo stadio intitolato al presidente più amato della storia del Siviglia. Bel posto per giocare a calcio, questo: ti accoglie con un abbagliante mosaico sulla facciata principale che raffigura il logo del club e anche all’interno, una volta pieno, promette di essere molto coinvolgente. Non per caso lo chiamano la Bombonera del Nervion, il quartiere dove è stato costruito, e non per caso la nazionale spagnola qui non ha mai perso (17 vittorie e 3 pareggi). Monchi nel tardo pomeriggio è entrato in campo con Baldissoni, prima della conferenza stampa di Di Francesco e Perotti, raccontando al dg storie legate al suo grande passato sevillista. Ma poi è tornato serio quando ha reso omaggio attraverso i social network ad Antonio Puerta, il calciatore morto esattamente dieci anni fa con la maglia del Siviglia addosso. A lui sono intitolati la partita di stasera e anche un ritratto formato maxi, con l’enorme numero 16, su un muro dello stadio.

CRESCITA – Di Francesco chiede alla squadra di insistere nel suo processo di familiarizzazione con il nuovo 4-3-3: «Tra Siviglia e Vigo avrò modo di veri care i progressi del gruppo. Per me è importante dal momento che non ci sono stati altri test recenti e poi sarà subito campionato. Per quello che vedo e sto scoprendo, attraverso il duro lavoro abbiamo raggiunto una buona condizione atletica. Sul discorso tattico invece siamo cresciuti, ma non mi accontento, credo ci sia tanta strada da fare. Le amichevoli estive servono proprio a questo. Però ho notato che la squadra piano piano sta acquisendo sicurezza, è più spigliata con la palla tra i piedi». Non vede un centrocampo in difficoltà: «E’ la squadra nel suo complesso, come blocco unico, a dover migliorare».

PARTECIPAZIONE – C’è molta attesa per la partita a Siviglia, per la commemorazione di Puerta e per il ritorno di Monchi. L’amichevole sarà trasmessa in circa cento Paesi (in Italia i diritti sono di Sky) e anche la risposta di pubblico al botteghino è stata buona: dovrebbero esserci almeno 30.000 spettatori in tribuna.Tra loro anche qualche gruppo di romanisti: alcuni già ieri giravano per le strade del centro con tanto di vessilli giallorossi.

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