Di Francesco: “Per diventare grandi bisogna essere cinici. Rigore? Non l’ho rivisto, ma finora siamo stati sfortunati. Soddisfatto di Karsdorp” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, al termine della partita di campionato vinta 1-0 contro il Crotone ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Forse l’unica nota stonata di stasera è stato il non concretizzare le occasioni create. Si sa che nel calcio può succedere sempre di tutto…
Magari è mancata un po’ di lucidità, abbiamo anche preso un palo ed una traversa che a volta possono far cambiare la partita in un certo senso. Devo dire che abbiamo attaccato poco la porta, magari potevamo fare meglio con i centrocampisti e con gli esterni però sono contento della gestione della gara, magari un pochino meno del finale perché poi con una palla buttata via si rischia di prendere un gol ingenuamente e buttare via tre punti importanti. Però sono contento della vittoria e contento della decisione di aver fatto giocare tanti calciatori, magari provando anche qualcuno che come Karsdorp non giocava da cinque mesi, osando sempre qualcosa dal punto di vista fisico. Va bene così, abbiamo altre due partite, sabato e martedì, molto importanti.

Come si sta comportando Under fino ad oggi? E’ soddisfatto?
Si sta comportando molto bene negli allenamenti ed ha grande disponibilità. Ha qualche difficoltà con la lingua e spesso deve interpretare quello che gli chiedo, però anche oggi in diversi momenti ha fatto degli ottimi movimenti in cui i compagni potevano servirlo prima e meglio. Sicuramente deve migliorare l’attacco della porta e deve cercare di più il gol, ma è un ’97 di grande prospettiva e lo aspettiamo perché sono convinto che abbia grandi margini di miglioramento.

E’ la quinta volta che Dzeko resta a secco, ed in queste occasioni la Roma fa fatica a segnare. Cos’è che manca?
Mancano i gol dei centrocampisti. Devono essere un pochino più bravi ad inserirsi e a sfruttare le occasioni per poter far male agli avversari. Però se tu tiri in porta 20 volte ed hai il 73% di possesso palla vuol dire che manca solo un po’ di precisione, cosa posso dire di più? Non avessimo mai tirato in porta e fossimo rimasti vicini alla nostra area capirei le preoccupazioni, ma io non sono preoccupato. Sono convinto che si può migliorare, il fatto di aver cambiato 6 giocatori dall’ultima partia – e con il Bologna probabilmente farò ugualmente – è per far arrivare i giocatori un po’ più freschi e lucidi e lo faccio più per coinvolgere non i singoli ma la squadra. Questo è il lavoro più importante che stiamo facendo in questo momento ma è ovvio che vorrei maggiore incisività sotto porta ed è quello che manca in questo momento. Però bisogna sottolineare che la Roma è la miglior difesa del campionato, e spesso quando si prendono così pochi gol si ottiene qualcosa di importante.

Nicola molto educatamente si è lamentato dell’episodio del rigore, cosa ne pensi?
Non l’ho rivisto, devo esser sincero lo vorrei riguardare però fino a questo momento rispetto alle decisioni arbitrali non è che siamo stati molto fortunati. Detto questo, al di là del gol penso che se c’era una squadra oggi che meritava di vincere quella era la Roma, con un Crotone che ha lottato e che veniva da una partita con 5 gol presi, perciò sapevo che non sarebbe stata una partita facile. Riguardo l’episodio del rigore non saprei che dirti, mi dispiace perché io tifo per il Crotone, lo ammetto, perché ha fatto qualcosa di straordinario lo scorso anno e lui (Nicola, ndr) è un ottimo allenatore.

DI FRANCESCO A MEDIASET

Vittoria importante, non era facile giocare ogni tre giorni con l’obbligo di vincere…
Abbiamo vinto, ma potevamo fare meglio in fase offensiva nell’andare a chiudere varie situazioni che abbiamo creato. Abbiamo preso due pali, siamo stati un pizzico sfortunati perché quest’anno ne abbiamo presi tanti, ma potevamo essere un po’ più determinati sotto porta per la grande mole di gioco che abbiamo fatto, anche se a volte è stata un po’ fine a se stessa. Ho cambiato, ma alla fine sono arrivati i tre punti che oggi erano importanti per proseguire la rincorsa a quelle che sono lì davanti.

Oggi sei cambi su undici, è l’unica strada per arrivare fino in fondo?
Calcolando che a partire da oggi arrivando fino al Chelsea saranno sei partite in tre giorni ritengo che sia quasi impossibile fisiologicamente portare tanti giocatori a fare tutte queste gare, specialmente in alcune zone di campo. Ritengo che sia opportuno cambiare, è ovvio che valuto anche la condizione dei giocatori. Oggi ho messo dentro Karsdorp che non giocava da 5 mesi una partita ufficiale. Ritenevo fosse il match giusto, magari mettendogli vicino giocatori che avevano giocato con più continuità durante questo campionato.

E’ d’accordo con Allegri sul fatto che lo Scudetto si deciderà solo nelle battute finali? Ci sarete anche voi?
Magari, me lo auguro. E’ giusto pensare in questo modo, se Max dice questo è perché ha grande esperienza. Le partite vanno giocate, vanno vinte anche soffrendo e non chiudendole del tutto, ma questa squadra sta crescendo. Dal punto di vista difensivo siamo la miglior difesa del campionato, sono tutti dati importanti, ma per diventare grandi dobbiamo essere maggiormente cinici durante queste gare. Dei 16 gol segnati solo pochi sono stati fatti dai centrocampisti.

Gli interni di centrocampo hanno difficoltà a segnare?
Nainggolan ha avuto diverse occasioni, ha preso qualche palo, anche con il Chelsea e con l’Inter ha avuto le sue opportunità per fare gol. Tra il primo e il secondo tempo ho detto che volevo che le mezzali accompagnassero di più l’azione perché quando si trovano squadre chiuse come il Crotone tendi a venire a giocare sempre la palla incontro, non riesci ad allungare le squadre, ma nello stesso tempo una volta che tu attacchi la profondità o vai sugli esterni i centrocampisti sono in ritardo. Nel secondo tempo hanno accompagnato meglio, ma potevano essere più incisivi, ma va bene così perché i gol importanti arriveranno dai centrocampisti quando serviranno. Ci lavoriamo quotidianamente, dobbiamo essere più incisivi con i nostri centrocampisti nell’andare a chiudere l’azione.

Dai social: Under può fare anche la punta centrale… Schick quando sarà titolare?
Tanti esperimenti non vanno bene, scriverli è facile, poi chi li fa è il mister, ma non ci possiamo inventare più di tanto. Già cambio tanto, cerco di creare le situazioni giuste per tutti. Credo che quelli che possono fare l’attaccante come alternativa a Dzeko siano Defrel – che l’ha sempre fatto con me da due anni e conosce i movimenti – e Schick. E’ ovvio che Patrick ancora non è pronto per fare 90 minuti, vedremo col Bologna se lo utilizzerò a partita in corso.

La tua squadra sta avendo una continuità sia con le forti che con le deboli… E’ un messaggio importante?
Sì, è l’atteggiamento e il modo di preparare le gare al di là dell’avversario che si affronta. Oggi ho spiegato ai ragazzi che le partite non si vincono con il budget e i giocatori forti, ma con la mentalità. E’ importante e dobbiamo proseguire su questo percorso sapendo che si possono vincere le partite anche 1-0 o 2-1 anche con le piccole perché io prima ero dall’altra parte e vi assicuro che non abbiamo mai reso vita facile alle grandi squadre, queste partite vanno vinte. E’ normale che vorremmo soffrire un po’ meno e fare qualche gol in più.

DI FRANCESCO A SKY

Serviva più qualità di palleggio?
Sicuramente sì, dovevamo essere più bravi ad andare a chiudere determinate situazioni con le due mezz’ali, nel secondo tempo abbiamo fatto un pochino meglio perché allungavamo di più il Crotone creando tante situazioni dove siamo stati poco precisi nell’ultimo passaggio. Allegri si lamentava di errori tecnici, contro determinate squadre il palleggio è importante ma non fine a se stesso, noi dovevamo essere più bravi a concretizzare la mole di gioco che abbiamo fatto.

Troppo turn over rallenta la costruzione del gioco?
A me piace vedere una squadra che cresce insieme. Non solo individualmente. Hanno giocato giocatori come Karsdorp che non giocava da 5 mesi. Ritenevo fosse la partita giusta, magari messo vicino a giocatori che avevano giocato con più continuità. Bisogna capire che da qui a martedì ci sono tre partite molto importanti, determinanti per noi e molto delicate, in cui non posso spremere tanto i giocatori perché qualcuno viene da tanti infortuni o da altro. Ho fatto delle scelte, magari per qualcuno rischiose, però la squadra sa quello che vuole e quello che deve fare. E’ normale che dobbiamo migliorare determinati meccanismi, ma il fatto di essere la miglior difesa del campionato per me è un grande risultato.

Ha fatto troppo o troppo poco turn over?
Abbiamo preso due pali e fatto venti tiri in porta, è mancata precisione. Quando arrivano partite importanti, in alcune gare bisogna osare qualcosina in più, non per togliere qualcosa agli avversari ma perché bisogna portare tutti i giocatori ad avere una condizione ottimale per affrontare queste gare una dietro l’altra con determinate caratteristiche. Questa è stata la mia scelta, a casa abbiamo portato tre punti importanti, mi aspettavo di più dal punto di vista realizzativo.

Donadoni ha fatto riposare suo figlio…
Anche l’anno scorso ha riposato e poi ha fatto l’assist per il 2-0, gli auguro di far bene dalla prossima.

DI FRANCESCO ALLA RAI

Miglior difesa del campionato. Ma un po’ di lentezza nell’andare a concludere la fase offensiva questa sera…
Più che altro nell’andare a chiudere la grande mole di gioco e le occasioni che abbiamo creato. Ho fatto diversi cambi molti giocatori non hanno la brillantezza perché non hanno i 90 minuti nelle gambe. Oggi era importante vincere, magari tutti quanti avremmo voluto soffrire meno, ma va bene così.

Come è andato Karsdorp all’esordio in giallorosso?
Non giocava una partita ufficiale da 5 mesi, non posso che essere soddisfatto, ha giocato più di 80 minuti poi nel finale ha avuto qualche crampo. Si è proposto con le qualità, deve migliorare la fase difensiva e in alcune letture ma è un giocatore su cui puntiamo fortemente.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Successo che è arrivato, si poteva chiudere prima?
Non è solo sfortuna, dovevamo essere più cattivi nell’attaccare la porta. Edin l’ha fatto, lui è stato sfortunato perché ha avuto occasioni. Quando domini sotto il profilo del possesso palla non possiamo chiuderla 1-0 e rischiare nel finale di pareggiare.

Il debutto di Karsdorp?
Sono soddisfatto perché non giocava una partita ufficiale da 5 mesi, le condizioni non erano al meglio e dal punto di vista tattico sta lavorando ed è arrivato in ritardo in qualche diagonale. Però è forte ed esuberante, ha anche buona personalità. Mi auguro sia il primo tassello per la condizione migliore.

La catena di sinistra ha lavorato meglio?
Sono d’accordo, la scelta di mettere Radja a destra che parla più lingue e faceva da comunicatore con Under e Karsdorp. Le due mezzali di sinistra potevano essere più bravi a smarcarsi tra le linee, avevamo un possesso palla ordinato ma non chiudevamo certe giocate. Dobbiamo ancora lavorare e migliorare in alcune cose.

Cosa ti è piaciuto e cosa non ti è piaciuto?
Mi è piaciuto che la linea difensiva migliora sempre, anche nelle seconde palle che potevano essere pericolose. Loro giocano spesso su queste palle e noi abbiamo fatto bene, anche due contro due i difensori leggevano bene. Invece siamo stati poco determinati nell’accompagnare determinate giocate, si poteva scegliere meglio dove andare a prendere il pallone.

Qualche difficoltà nell’ultima scelta?
Abbiamo fatto errori tecnici ma anche altre giocate fatte bene. Si può sempre migliorare, sento tutti gli allenatori lamentarsi e posso dire anche io che si può fare meglio. Il fatto di sapere leggere le gare, non innervosirsi e mantenere la solidità difensiva è un punto a favore. Poi sono d’accordo che possiamo fare meglio dal punto di vista tecnico.

Lei non sta né un metro avanti, né uno indietro rispetto la squadra…
Mi piace questa cosa, ne faccio una ragione di uomo. L’importante è che la squadra assimili al meglio, voglio creare un gruppo solido e non una squadra di individualisti.

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