Di Francesco: “Cambio la Roma”

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Non è una vigilia come le altre. Si percepisce che l’attenzione è massima dal ruolo della società in questo periodo nero, dalla cura dei particolari, dalla presenza costante dei dirigenti. La Roma deve tornare a vincere e nulla è lasciato al caso. A Trigoria ci sono state frequenti riunioni in questi giorni, l’ultima per affrontare il caso De Rossi, ancora fermo per infortunio. Di Francesco pensa alla partita, a come uscire dalla crisi. Lo fa nell’unico modo che conosce: mettendoci impegno, passione, tutta la sua professionalità. Bisogna voltare pagina ed è disposto a tutto, anche a rivedere qualcosa nel modulo, senza abbandonare del tutto il 4-3-3. Anche se «il 4-2-3-1 è il modulo con cui ho cominciato ad allenare», ricorda.

RIPARTENZA – Da metà dicembre il mondo giallorosso si è capovolto, dopo l’euforia per il primo posto nel girone di Champions. Da oggi bisogna rimettere ogni cosa al suo posto, dopo aver racimolato solo tre punti nelle ultime sei partite. Di Francesco non si nasconde: «Verona deve essere un punto di ripartenza dopo questo periodo negativo. Ho visto la squadra allenarsi molto bene, con la testa giusta, con la voglia di riconquistarsi la fiducia dell’ambiente che ci circonda». Non sarà una passeggiata contro il Verona che domenica scorsa ha strapazzato la Fiorentina. La Roma all’andata vinse 3-0 all’Olimpico, ma oggi sarà un’altra storia: «Mi aspetto una gara differente rispetto a quella dell’andata. Il Verona sul mercato si è rinforzato molto, specialmente nel reparto avanzato si è rinnovato in positivo. Romulo è tornato il giocatore che si conosceva». Il mercato ha fatto molto discutere a Trigoria, ma adesso che è chiuso Di Francesco torna a sorridere: «Sono molto contento che sia finito. Dzeko l’ho trovato disponibile prima, e molto più sereno e convinto adesso. Fortunatamente la società ha scelto di tenerlo e il giocatore nonostante queste voci ha sempre avuto ottimi atteggiamenti nei confronti del gruppo, quindi non ci sono spaccature all’interno delle squadra. C’è solo il desiderio e la voglia di riscattarsi. Tutti quanti noi di chiacchiere ne facciamo tante, ma ora servono i fatti, serve vincere. Possiamo centrare l’obiettivo di arrivare tra le prime quattro, e poi siamo ancora in Champions League, dove cercheremo di fare del nostro meglio».

IL MODULODi Francesco ha affrontato anche il tema del modulo. In settimana il tecnico ha fatto tanti esperimenti, ha cambiato qualcosa per far fronte all’emergenza a centrocampo: «Non posso dire se giocheremo con il 4-2-3-1. Tutto può essere, potrei mettere la squadra anche col 5-3- 2. Ho provato un paio di sistemi di gioco, alcune soluzioni, ma non è detto che non possa riproporre il 4-3- 3. Ünder è tra i possibili titolari, e poi giocherà uno tra Perotti ed El Shaarawy. Cambiare modulo non rappresenta un’ammissione di colpa. Faccio quello che mi sento di fare, in grande serenità. E se dovessi cambiare sarebbe per il bene della Roma, per cercare di vincere». I dirigenti non mettono assolutamente in discussione il tecnico, che apprezza la linea del club: «Sento tantissimo il sostegno della società in questo momento diffcile. All’esterno invece mi sembra di essere tornato a quando sono arrivato, ma ci sta, fa parte del nostro lavoro. Con la squadra dobbiamo andarci a riprendere quella fiducia che ci eravamo guadagnati, ma solo con prestazioni e atteggiamenti lo possiamo fare».

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