Di Francesco: “Bravi a cambiarla ma dovevamo mantenere un certo equilibrio tattico, faccio fatica a capire il primo tempo” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, al termine della gara contro l’Atalanta ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Come si spiega questa differenza tra primo e secondo tempo?
Difficile da spiegare il primo tempo perché, al di là dei cambi che ho fatto, secondo me ce ne potevano fare 7-8 per quello che ha detto la partita. Arrivavamo secondi su tutti i palloni, fisicamente ci hanno sovrastati, nonostante abbiano fatto giocare giocatori che magari giocano di meno. A livello fisico, psicologico paradossalmente stavano meglio di noi. è stata una partita dai due volti. Nel primo tempo loro hanno meritato ma paradossalmente siamo passati in vantaggio e potevamo mettere la partita in un certo modo ma si vede che non c’eravamo fisicamente, arrivavamo sempre in ritardo e anche a livello di gioco abbiamo dato la palla al portiere e c’era poco movimento e poca lucidità nel far partire l’azione in un certo modo. In questo siamo andati in difficoltà. Bravi a cambiarla ma dovevamo mantenere un certo equilibrio tattico nonostante i tanti attaccanti. Faccio fatica a capire questo primo tempo. Sicuramente lo analizzerò con calma e con un po’ di serenità che in questo momento non ho.

Ha inciso la partenza di Strootman? La prima di Nzonzi?
Non lo so ma ci sta. In questo lavoro siamo tutti professionisti e dobbiamo imparare a lavorare in un certo modo. Magari dà qualche possibilità in più quello che è accaduto invece di togliere qualcosa. Dico solo che è andato via Kevin che è un ragazzo eccezionale sotto tutti i punti di vista ma sono situazioni che sono venute fuori adesso in un mercato ancora aperto. Purtroppo in questo momento la squadra non ha risposto bene. Nzonzi ha dimostrato di avere un buon impatto sulla gara ma alla lunga si è visto che non ha ancora tutti i minuti sulle gambe.

Cristante e Pellegrini peccano di personalità o è un problema di automatismi?
Mi fate sorridere quando parlate di Cristante e Pellegrini che ha fatto 20 partite da titolare l’anno scorso, ha giocato in campionato e in Champions League, è un nazionale, e me ne parlate come se fosse un giocatore non pronto. Hanno fatto una gara al di sotto delle aspettative ma io sono convinto che hanno delle qualità importanti. Al livello di personalità non sono mancati solo loro due ma sono mancati anche tanti altri giocatori nel primo tempo che sono andati in difficoltà. Li ho cambiati sapendo che poi avreste parlato di questo. Io voglio il bene della squadra e ho cercato di metter sin campo poi i giocatori più adatti per ribaltare il risultato. Nzonzi e De Rossi hanno grande fisicità e ho cercato di rispondere alla loro supremazia fisica.

Contro il Torino e oggi la Roma ha attaccato più a destra. Dato in contrasto con l’anno scorso…
Non lo so, sicuramente abbiamo attaccato meglio a destra. Devo dire che la dimostrazione che Kluivert è un giocatore con grande potenzialità ma deve muoversi meglio in campo anche se è un giocatore frizzante che può determinare in molte situazioni. Magari a volte è frettoloso in quello che fa, è un giocatore che sta crescendo piano piano e anche questo minutaggio dimostra il suo percorso di crescita. Vi assicuro che è un giocatore molto interessante. Può essere vero che adesso abbiamo maggiore qualità sulla destra ma anche l’Atalanta tende a liberare più il terzino destro con le uscite difensive e ti spinge ad attaccare di più da quella parte.

Quanto è rimasto deluso dalla prestazione fisica da Cristante e Pellegrini? Quanto pesa averli sostituiti nel giorno in cui Strootman va a Marsiglia?
Io ho fatto una scelta legata alla squadra. Questi ragazzi devono stare tranquilli, torneranno ad essere protagonisti. Ho grande fiducia in loro e deve averla anche la gente perché sono importanti per la Roma e per la Nazionale. Devono essere intelligenti ma questo fa parte del nostro lavoro, devono essere bravi ad assorbire le critiche. Io sono sereno per loro due e faccio le scelte in base a quello che vedo. E’ stato detto che io ho paura di dire a qualcuno che sta fuori ma ne ho fatte tante di scelte importanti. Se avessi potuto avrei preferito un altro primo tempo. Ti assicuro che anche se ci fosse stato Strootman io avevo già deciso di giocare con Pellegrini e Cristante.

Lei ha sempre detto che una forza è che ora la squadra la conosce meglio. La cessione degli uomini cardine pesa in quest’ottica?
Io ricordo delle partite che abbiamo perso anche con gli uomini di esperienza. Credo che sia prematuro per fare questi discorsi. Sicuramente sono andati via dei giocatori di peso ma sono state fatte tante valutazioni e sono stati messi tanti ragazzi interessanti. Sono convinto che alla fine ci toglieremo tante soddisfazioni con loro. Contro il Torino è stato criticato tantissimo un giocatore che penso che oggi abbia dato tanta qualità alla squadra, oltre al gol. Ogni partita se dò retta a quello che dicono gli altri devo cambiare 25 giocatori. Io sono una persona equilibrata cerco di fare una valutazione generale e di dare a tutti una possibilità di crescere costantemente anche attraverso queste prestazioni. L’anima della squadra non può mancare.

Sarebbe sbagliato avanzare Florenzi a centrocampo?
Io li alleno tutti i giorni i giocatori. So le loro caratteristiche. Loro può fare altri ruoli ma partendo da dietro riesce ad esprimere le sue qualità. Io credo di avere un’identità di una squadra offensiva ma è normale che e non trovo gli equilibri posso spostare. Potrebbe essere una soluzione.

DI FRANCESCO A SKY

Aver cominciato con una magia può aver fatto calare la tensione?
Bisogna dar merito all’Atalanta per la condizione fisica che magari è avanti rispetto ad altre squadre, andavano più di noi che siamo più dei diesel. Se avessi potuto ne avrei dovuti cambiare sette o otto. Negli ultimi minuti abbiamo riperso gli equilibri e mi hanno fatto incavolare. Siamo diventati una squadra lunga che voleva la vittoria ma che non poteva concedere così tanto all’Atalanta.

Lavorate molto per azioni come quelle di Florenzi?
Abbiamo fatto poco rispetto a quello fatto in settimana. Abbiamo dato palloni ad Olsen senza senso. Quando sei bravo a muoverti e a venire in contro come Edin è facile trovare spazio, ma è quello che avrei voluto vedere sempre. Siamo stati brutti.

Tre punti sul polso?
Divento matto a volte. Vorrei più attenzione e volevo più equilibrio negli ultimi minuti. Non possiamo permetterci certe cose se sei una squadra importante.

La partita la faceva sempre l’Atalanta…
Dico solo che ci è mancata anche la velocità di pensiero. Questo ti dimostra che hai subito la partita, quando accorciavano non avevamo la bravura di ripartire con loro. Manolas ha subito troppo per le qualità che ha. Rincorrevamo sempre e non correvamo avanti come piace a me e come siamo abituati.

Pastore è stato importante, qual è la sua posizione? Preferisci il 4-3-3?
La scorsa settimana non poteva fare niente perché sbagliava tutti i palloni. Mi serviva maggiore qualità e me l’ha data. Dopo il gol è sparito, andavamo molli e poco determinati. Lui quando viene tra le linee diventa determinante e importante, è quello che voglio. Non sono fissato su un modulo specifico, cerco di mettere i giocatori nella posizione giusta.

Capiterà spesso di vederlo lì?
Sì, quando uno sa giocare un giocatore può stare ovunque.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Analisi della gara?
Il primo tempo non potevamo essere quelli, dopo il vantaggio abbiamo subito l’impeto degli avversari e ci hanno messo in difficoltà, ma anche per demeriti nostri. A livello tattico eravamo in ritardo sulle pressioni e nel leggere le situazioni e questo ci ha creato difficoltà, poi nel secondo tempo siamo stati bravi, tranne gli ultimi 8 minuti dopo il pari e lì mi sono veramente incavolato. Andava tenuto l’equilibrio e avevamo dimostrato che potevamo farne un altro da un momento all’altro. Invece era diventata una partita scapoli contro ammogliati, questo non deve succedere. Noi dobbiamo ambire a una crescita costante.

La Roma ha cambiato atteggiamento nella ripresa…
Nel primo tempo dovevamo più giocare la palla, leggendo le situazioni prima. Si doveva essere più bravi nelle seconde palle, era una situazione fisica che poi è diventata anche mentale perché abbiamo subito e non sapevamo fare un passaggio in avanti, abbiamo scaricato tantissimi palloni a Olsen. Dovevamo cercare giocate tipo quella di Florenzi nell’occasione del gol, cercando palle morbide sull’attaccante.

Perché hai tolto Cristante e Pellegrini?
Se avessi potuto ne avrei cambiati 5 o 6, dico così se no sembra di crocifiggere loro due che sono per me due ottimi giocatori. Tatticamente volevo cambiare, mettendo Pastore nel 4-2-3-1 e mettendo più fisicità con Nzonzi, che ha retto 25 minuti e poi anche lui ha subito la poca preparazione. Abbiamo ritrovato personalità ed equilibri, peggio del primo tempo non si poteva fare.

Non è stata messa in pratica l’aggressività…
Eravamo poco aggressivi in determinate situazioni, è stato bravo De Rossi a sostituirsi ai centrali in 3 o 4 occasioni. Per il resto tatticamente arrivavamo sempre dopo, questo ha compromesso tutto. L’errore più grande è che andavamo oltre la palla, loro erano sempre in superiorità numerica. Non sentivamo l’uomo, certe volte va fatto.

Cosa prendi di positivo?
Voglio dare anche merito all’Atalanta, non posso pensare che siamo quelli del primo tempo. Mi auguro che sia solo questo, mi ha fatto veramente arrabbiare la capacità di non comunicare come avrei voluto. Quando sono in panchina è dura, sono diventato matto nel finale per far capire certe situazioni. Stavamo giocando con 4-5 attaccanti, se non ti abbassi diventa difficile difendere e si poteva subire gol dopo aver ripreso una partita complicata.

Problemi in difesa, miglioramenti in attacco…
Abbiamo sbagliato tanti gol come l’anno scorso, ci sono state le occasioni per vincerla, questo ci manca. Dobbiamo lavorare molto sul blocco squadra difensivo, sono rimasto impressionato negativamente, non mi aspettavo questo atteggiamento e questa difficoltà nel leggere le situazioni.

Ci prepariamo a venerdì…
Non posso dire come partiremo tatticamente per Gattuso, devo fare tante valutazioni. Quando si arriva sempre in ritardo tutto il resto va a farsi friggere.

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