Di Francesco 110 e lode

Corriere dello Sport (R.Maida) – Se fosse una partita di Trivial Pursuit, Eusebio Di Francesco avrebbe già guadagnato un paio di lauree con il massimo dei voti. Il suo contributo alla rivalutazione dell’organico, che si riverbera nei buoni risultati in campionato e nell’ottimo percorso europeo, ha fruttato alla Roma circa 110 milioni di euro tra il borsino virtuale del mercato dei giocatori e le risorse fresche che entrerebbero grazie alla qualificazione agli ottavi di Champions League ormai abbastanza vicina.

CRESCITA – Alisson, il portiere della miglior difesa del campionato, è il giocatore che si è più apprezzato nelle prime 15 partite della stagione. Abbiamo calcolato che oggi valga 25 milioni, quindi 18 in più dal primo luglio quando era sceso a 7 dopo un anno di panchina (la Roma lo aveva comprato a 8). Non a caso ha attirato l’attenzione di club come il Psg. Ma non c’è soltanto il portiere. Un calciatore del livello di Kolarov, a dispetto dei 32 anni che compirà venerdì, ha visto moltiplicare il proprio valore per tre in altrettanti mesi: dipende anche dal contratto, che con il Manchester City sarebbe scaduto a giugno e adesso invece è valido fino al 2020. Meno evidente ma ugualmente importante è stata la crescita di Juan Jesus: dopo una prima stagione romanista piena di errori e fischi, è stato un difensore talmente affidabile da meritare il posto da titolare in quattro partite su quattro in Champions League. Ora vale quasi quanto è stato pagato due anni fa e magari crescerà ancora.

IL BABY – Simile è stata la parabola di Gerson, che ha conosciuto tanti punti di risalita fino all’exploit di Firenze: una doppietta che i bookmakers neppure quotavano (un gol, uno solo, era pagato 25 volte la puntata) e che ha rassicurato Di Francesco, il leader della ricostruzione, e sorpreso i 2.300 romanisti arrivati al Franchi al seguito della squadra. Di Pellegrini il livello era molto più conosciuto, anche se l’età è simile a quella di Gerson (21 contro 20). Ricomprato per 10 milioni dalla Roma, oggi ne vale almeno 23 con prospettive di ulteriore crescita già fissate in una complessa clausola contrattuale.

I BIG – Aumentano pure le quotazioni dei giocatori più forti e ricchi, grazie a un inizio di stagione molto incoraggiante. Dzeko, che non segna da 5 partite ma prima trivellava porte altrui, potrebbe essere venduto per 40 milioni nonostante i 31 anni. In Cina offrirebbero quella cifra alla Roma, oltre al Pil di uno stato africano al giocatore. E Nainggolan, che ha appena recuperato un posto nella nazionale belga e si aspetta di andare al Mondiale, oggi non cambierebbe squadra per meno di 70 milioni: a Trigoria in passato ne hanno rifiutati 50. Attenzione infine al “mover of the week”, come lo chiamerebbe Pallotta. Il calciatore che più è cresciuto in questa settimana, tra Chelsea e Firenze, è stato Perotti: per desiderarlo bisogna sborsare almeno 25 milioni. Totale stimato: 110. Cum laude.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti