Decidono tutto i Friedkin: così è finita l’era Pallotta

Corriere dello Sport (R. Maida) – Non è finita finché non è finita. Anche Francesco Calvo, dirigente addetto al marketing, sta per risolvere il contratto con la Roma. Significa rivoluzione, termite abusato ma assai appropriato in questo contesto: la compagine dirigenziale formata dalla presidenza Pallotta non esiste più.

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Dopo l’addio soft di Guido Fienga, che sarà sostituito da Pietro Berardi nelle funzioni di amministratore delegato del club, restano soltanto poche figure a rappresentare la continuità: Vito Scala, storico preparatore atletico di Totti e oggi dirigente addetto agli arbitri; Morgan De Sanctis, che è il vice di Tiago Pinto e ha meritato da poco il rinnovo del contratto; Bruno Conti, che è un simbolo e un talent scout di cui i Friedkin non si sono voluti privare.

Il resto è completamente ispirato alla nuova proprietà. Che in una visione industriale ha posto le basi per una distribuzione delle competenze precisa: a ognuno un piccolo lembo di stoffa. Ma poi ogni decisione, anche la più banale, passa per i boss. 

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