De Rossi: “Dovevamo vincere, siamo più forti di loro. L’Europa League ci interessa molto. Questo gruppo sta diventando giusto anche negli atteggiamenti settimanali”

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Daniele De Rossi, centrocampista della Roma, è stato intervistato durante il post partita di Austria Vienna-Roma 2-4. Queste le sue parole:

DE ROSSI A SKY

Mancava da tanto una vittoria in trasferta…
Dovevamo vincere, siamo più bravi di loro, è evidente, ma le partite vanno giocate, per esempio il Manchester United ha perso. Il primo turno della Coppa Uefa sembra facile ma non lo è, tante squadre forti cadono, non ce lo possiamo permettere noi, soprattutto dopo aver già buttato la Champions League. E’ una competizione che ci interessa molto, è molto affascinante, soprattutto andando avanti nella competizione, dobbiamo stare attenti.

Tu in difesa?
Mi è successo diverse volte, anche in manifestazioni importanti come l’Europeo o il Mondiale. Come dice il mister può essere una cosa importante per il futuro e per la nostra squadra quando siamo in difficoltà. Do una mano molto volentieri.

DE ROSSI A ROMA TV

Spalletti ha detto che anche i giocatori hanno acquisito una mentalità diversa.
La mentalità si vede in campo, la squadra ci ha provato fino all’ultimo secondo a Empoli, poi si può discutere del fatto che non ha avuto 90 minuti brillanti, ma non era facile. La prestazione è stata rivista. La Roma deve vincere quelle partite pur non rammaricandosi, magari anni fa avremmo detto “Però abbiamo giocato bene”, ora non ci accontentiamo di questo.

Ora che il passaggio del turno è quasi certo ci possiamo ingolosire?
Per giocare partite importanti bisogna passare intanto questo girone. Abbiamo visto il Manchester, se non si gioca con la giusta testa si può perdere con chiunque. Questa è una squadra più scarsa di noi ma non da sottovalutare, nel loro campionato è un’ottima squadra, siamo più forti di tutti nel girone ma le partita si devono giocare, per giocare le partite che piacciono a tutti si devono prima vincere queste.

Cosa rappresenta il gol per te?
Il gol è bello, anche il momento era particolare per il brutto inizio. Segnare è piacevole perché negli ultimi anni ne faccio pochi, prima giocavo sempre a ridosso dell’area di rigore e mi capitava più spesso. Mi fa piacere far gol e che la squadra vinca, a 33 anni si arriva alla pace dei sensi, non si ha più quella necessità del bene personale ma della squadra.

Anche questo vuol dire leadership.
Sono tutti ragazzi eccezionali, qualcuno è più particolare come Radja altri meno, ma è un piacere stare in questo gruppo, sta diventando un gruppo giusto anche negli atteggiamenti settimanali.

DE ROSSI IN ZONA MISTA

Come ti sei trovato da centrale di difesa?
Bene, ormai non è più una novità, ci ho giocato tante volte. Devo ringraziare i miei compagni di reparto che sono molto forti e molto veloci. Sono l’opposto mio, molto aggressivi e molto veloci, giochi sempre con le spalle coperte. E’ un piacere giocare con giocatori così ed è un piacere farsi trovare pronti quando serve in una posizione meno consona a quella solita.

A che punto è sul piano della mentalità la squadra, che viene qua e fa 4 gol, nonostante il primo subito dopo pochi secondi?
Si può parlare del primo subito dopo pochi secondi, che non dovrebbe succedere, però è stato anche abbastanza rocambolesco. La prestazione è stata simile a quella fatta all’andata. La differenza è stata fatta al secondo tempo quando abbiamo addormentato la partita e non abbiamo concesso niente. All’Olimpico invece ci siamo addormentati noi e abbiamo rimesso in discussione una qualificazione che, a questo punto sarebbe stata matematica. Sono partite quasi indolori perché comunque il turno dovremmo passarlo ugualmente, però ci hanno lasciato un grosso rammarico e un grosso fastidio perché venivamo da una lunga striscia di vittorie e quel pareggio all’ultimo ci ha dato fastidio. Può essere una medicina per le partite successive.

C’è la consapevolezza di poter arrivare in fondo alla competizione?
Ci può arrivare chiunque, le squadre forti che ci sono si equivalgono. Il Manchester per esempio ha perso due partite, quindi non lo puoi mai sapere. La consapevolezza ce l’avevamo anche 2 anni fa, poi siamo usciti con la Fiorentina. Siamo tra le più forti, insieme ad altre 8-9. Bisogna vedere come si arriverà a marzo, intanto passiamo il turno e poi vediamo come ci arriviamo.

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