De Rossi e il dna capitolino in campo

Negli spogliatoi di Serie A, e adesso anche in quello della Roma con l’arrivo di Ranieri, si comunica ormai prettamente in inglese. Il tecnico sa comunque che esiste un gruppetto di giocatori a cui basta soltanto un gesto o un’occhiata per far comprendere qualcosa: è il codice romanesco, portato avanti sopratutto da Florenzi e De Rossi. Il primo si è dovuto confrontare con una tifoseria che spesso l’ha criticato, ed è stato difeso proprio dal secondo, che è definito come “proprietà dei tifosi”. Daniele è colui che incarna la romanità al cento per cento, ed è difficile individuare un possibile erede. Anagraficamente, le speranza vanno riposte in Lorenzo Pellegrini e in Alessio Riccardi. Lo scrive il Corriere dello Sport.

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