Il Mattino (P.Taormina) – De Laurentiis è nero, al 90’. Non sa neppure lui con chi prendersela. Ha gli occhi rossi che sprizzano rabbia. Forse è la paura, la grande paura di non arrivare secondo, di dover ancora vivere l’angoscia di una estate in attesa del preliminare di Champions. Forse l’ira per aver perso ancora una volta qui all’Olimpico, nella sua Roma. Eppure non ha perso l’ottimismo. È sceso anche lui nello spogliatoio, ha visto troppi sguardi rivolti verso il basso,troppi occhi spenti. E allora ha voluto dare la scossa. Ha urlato: «Forza ragazzi, tanto le vinciamo tutte e tre. State sereni, il secondo posto non ce lo toglie nessuno». De Laurentiis conosce gli uomini. E conosce i suoi uomini. Quest’anno ha taciuto troppo spesso, ma questa volta ha capito che è arrivato il momento di dare una carica nuova. Resta per qualche minuto in silenzio per far sentire alla squadra la sua presenza, promette che in settimana andrà a Castel Volturno. Tra lui e Sarri una calorosa stretta di mano. C’è tempo per tutto quello che non è il secondo posto. Tra loro c’è un accordo che prevede che solo dal 16 maggio di parlerà delle cose da fare il prossimo anno. Perché il prossimo anno ha le basi in queste ultime tre settimane: Atalanta, Torino e Frosinone.
